Andrea Brenta, ItaliaOggi 27/7/2012, 27 luglio 2012
I rifiuti elettronici sono miniere d’oro– I prodotti elettrici ed elettronici prodotti nel 2011 nel mondo contenevano circa 320 tonnellate d’oro (ossia il 7,7% della produzione mondiale di questo metallo) e 7
I rifiuti elettronici sono miniere d’oro– I prodotti elettrici ed elettronici prodotti nel 2011 nel mondo contenevano circa 320 tonnellate d’oro (ossia il 7,7% della produzione mondiale di questo metallo) e 7.500 tonnellate d’argento. Ma meno del 15% di queste quantità sarà riciclato. Sono i dati resi pubblici dall’Unu, la United Nations University, e presentati lo scorso 6 luglio ad Accra, in Ghana, durante la prima sessione dell’Accademia dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Pc, telefoni cellulari, tablet e altri apparecchi elettronici fabbricati l’anno scorso nel mondo contenevano l’equivalente di 13 miliardi di euro di oro e 4 miliardi di euro di argento, ma anche cobalto e palladio. Il basso tasso di riciclo di questi metalli si spiega attraverso due fenomeni opposti: i paesi industrializzati dispongono delle tecnologie necessarie al riciclo, ma il tasso di raccolta di questi rifiuti è relativamente basso. Questo tasso è invece molto più alto nei paesi in via di sviluppo, ma qui si privilegia il riciclo di materiali più semplici da estrarre, come il rame, l’alluminio e l’acciaio, generalmente in condizioni disastrose per l’ambiente e la salute delle persone incaricate delle operazioni. Nel mondo esistono solo quattro o cinque unità di recupero di metalli preziosi da rifiuti elettronici, ma sono impianti che richiedono investimenti di diverse centinaia di milioni di euro. Ad Accra, Alexis Vandendaelen, rappresentante dell’impresa belga Umicore, che possiede un’unità di recupero di metalli preziosi vicino ad Anversa, ha invitato a considerare i rifiuti elettronici come «un’opportunità» piuttosto che come «un fardello» e a passare dalla «gestione di rifiuti» a una logica di «gestione di risorse».