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 2012  luglio 27 Venerdì calendario

I cinesi hanno scoperto le vacanze– Per il momento privilegiano le destinazioni domestiche e lo shopping nelle grandi città

I cinesi hanno scoperto le vacanze– Per il momento privilegiano le destinazioni domestiche e lo shopping nelle grandi città. L’Europa, per la maggior parte di essi, è ancora troppo cara. Ma la novità è che i cinesi, grazie allo sviluppo economico, hanno finalmente scoperto le ferie estive. Fino a poco tempo, ed è ancora il caso della maggior parte degli abitanti dell’ex Celeste impero, quelli che avevano i mezzi per partire lo facevano di solito in occasione del Capodanno cinese o durante la Golden Week, la settimana in cui cade la festa nazionale, il 1° ottobre, anniversario della fondazione della repubblica popolare. Oggi i nuovi turisti dagli occhi a mandorla visitano soprattutto le grandi città con un patrimonio storico, come Pechino e Shanghai, ma anche Xian e Suzhou, definita «la città più soddisfacente per i turisti», con i suoi giardini e i suoi canali. Ma si interessano anche alle bellezze naturali, facendo tappa a Guilin o nello Yunnan. Lo charme degli hotel non è la prima preoccupazione del turista cinese, che preferisce piuttosto acquistare prodotti di lusso o spendere i propri soldi per visitare monumenti. Nel paese è tutto un fiorire di catene di hotel economici (Hanting, 7 Days Inn, Home Inn e Jinjiang), nei quali soggiornano anche uomini d’affari che non dispongono di un budget illimitato. Questo spiega anche in parte il fatto che nel 2011 il prezzo medio di una notte in un Intercontinental in Cina sia diminuito da 950 (circa 122 euro) a 910 yuan e da 1.800 a 1.640 yuan negli hotel del gruppo JW Marriott. «Di tutte le categorie di spesa», osserva un analista della società Euromonitor, «lo shopping continua a essere il segmento nel quale i viaggiatori cinesi preferiscono spendere il loro denaro, a causa del desiderio crescente di seguire uno stile di vita raffinato e lussuoso». Le somme destinate allo shopping dai turisti cinesi nel 2011 sono cresciute del 12,3% in Cina e del 15,8% all’estero. Ora la grande tendenza, per chi se lo può permettere, è di andare più lontano. «Stimolati da un potere d’acquisto crescente», spiega l’analista, «sempre più turisti cinesi vanno all’estero. I consumatori, specialmente quelli a reddito medio, preferiscono viaggiare all’estero perché percepiscono questo tipo di esperienza come una forma di gratificazione per il loro duro lavoro durante il resto dell’anno». Tra le mete più gettonate ci sono Hong Kong per lo shopping, Macao per i casinò e poi il resto dell’Asia. L’Europa è molto in fondo, anche se risulta sempre più seducente. «Le destinazioni più popolari sono la Francia, l’Italia e la Svizzera. Essenzialmente si viaggia in tour organizzati», spiega un grosso agente di viaggio cinese. Infine, sta cominciando a emergere una nuova categoria di turisti: i ricchi, abituati a viaggiare per affari, che hanno un’idea precisa della destinazione e possono soggiornarvi più a lungo, in tour individuali, senza dover sottostare ai limiti dei visti di gruppo.