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 2012  luglio 25 Mercoledì calendario

Giappone, tutti vogliono le isole Senkaku – Sono cinque grossi scogli disabitati, a Sud-ovest di Okinawa e vicino a Taiwan

Giappone, tutti vogliono le isole Senkaku – Sono cinque grossi scogli disabitati, a Sud-ovest di Okinawa e vicino a Taiwan. Ma tutti le vogliono. Anzi, per causa loro si rischia non soltanto il «divorzio» fra il primo ministro giapponese e il governatore di Tokyo, ma anche una guerra fra la Cina e il Giappone. Amministrate dalle autorità imperiali del Giappone dal 1895, le isole Senkaku furono affittate e poi vendute nel 1932 al proprietario di una pescheria, Tatsushiro Koga, che impiegò su due delle isole, Uotsuri e Minami, fino a 160 persone prima di dichiarare fallimento negli anni Quaranta. Le Senkaku erano tornate deserte quando il figlio di Koga, Zenji, decise di venderle alla ricca famiglia Kuzihara, che oggi, a sua volta, ha deciso di separarsene. Il governatore di Tokyo, Shintaro Ishihara, ha fatto un’offerta e lanciato una sottoscrizione pubblica che avrebbe già raggiunto 1,37 miliardi di yen (14 milioni di euro). Ma il governo, attualmente locatario delle isole Senkaku, si è anch’esso fatto avanti per acquistarle. Il primo ministro, Yoshihiro Noda, si è però attirato, oltre agli strali del governatore di Tokyo, che non nasconde le sue critiche al governo, anche quelle di Pechino, ai cui occhi queste isole, regolarmente all’origine di incidenti diplomatici seri, si trovano «dall’antichità» sotto la propria «incontestabile sovranità». La Cina chiama le isole Diaoyu e le reclama vivamente. Ma cos’hanno di tanto interessante questi cinque sassi la cui superficie totale non supera i 6,7 chilometri quadrati? Il tesoro si nasconderebbe sotto il mare, dove ci sarebbero grossi giacimenti di idrocarburi. Anche se gli scienziati non ne sono affatto certi.