Alberto Arbasino, la Repubblica 26/7/2012, 26 luglio 2012
Si discorre tuttora, con importanti citazioni lungo i secoli, del perenne «presentismo» degli italiani
Si discorre tuttora, con importanti citazioni lungo i secoli, del perenne «presentismo» degli italiani. Ma la naturalezza dell’effimero quotidiano - oggi certamente più visibile - magari è una costante del carattere nazionale. Tutto ciò che è passeggero, odierno, moderno, attuale, corrente adesso, contemporaneo e temporaneo, momentaneo, labile e instabile, fugace e fuggevole, transitorio e precario... Contro ogni duraturo e imperituro, perenne, permanente e persistente, perpetuo, durevole, stabile... Non per nulla, scherzavano i nonni, «la donna è mobile, Mariano è Stabile», infatti. E «un Paese senza Memoria» diventava luogo comune. Ma finché si era bimbi, buone ed ottime scuole insegnavano la Storia e la Tradizione, con tutte le date. Se però i piccini d’oggidì ignorano qualunque evento fino all’anno scorso, si dovrà piuttosto alla Pubblicità delle Griffes, cioè alla Moda e alle Mode stagionali, che corrispondono al Carattere degli Italiani? «Non havvi assolutamente buon tuono», affermava il Leopardi. «Mancando la società stessa». E il sempre citato Bar Sport? Con Vincitori nel Pallone tipicamente leopardiani e neoclassici, per cui «nostra vita a che val? solo a spregiarla»? Intanto, però, imperdibili personaggi dello spettacolo con mutande e fragranze griffate - e solidali, e sostenibili - nella «società civile» di ogni prestigiosa Recanati d’oggidì.