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 2012  luglio 23 Lunedì calendario

STOCCATA DI LIVORNO: PRIMATO DI «ORI» NELLA STORIA OLIMPICA


L’Italia si presenta a Londra 2012 con un prestigioso 4° posto nel ranking (per medaglie d’oro) delle nazioni, superata solo da Stati Uniti, Unione Sovietica e Germania. Quasi 200 gli scalini più alti del podio d’oro conquistati dagli azzurri, a livello individuale o di squadra, alle Olimpiadi estive, cui se ne aggiungono 37 nelle edizioni invernali. Un dato importante che merita di essere analizzato a livello territoriale, dove 75 province (su un totale di 110) vantano un “oro olimpico” conquistato da un atleta nato sul proprio territorio.

I primati
È di Milano la leadership quanto a medaglie d’oro vinte (57, con 40 atleti a medaglia almeno una volta, come singoli o all’interno di un team); seguono Napoli (32), Livorno (31), Genova (25), Roma (24), Bolzano (con 20, in gran parte ai Giochi invernali). Altre dieci province possono vantare la conquista di almeno io allori olimpici. Il dato certamente più significativo è però rappresentato dal numero di atleti vittoriosi rapportato al peso della popolazione. Il ranking legato a questo indice (dove il valore 1,000 starebbe a significare una quota di medaglie perfettamente proporzionale all’incidenza della popolazione attuale della provincia sul totale italiano) vede al vertice Livorno, Genova, Lecco e Venezia; quattro province che hanno una stretta “relazione” con l’acqua: dal Mar Tirreno a quello Ligure, dal Lago di Como al Mare Adriatico. La top ten è completata da Milano, Bolzano, Firenze, Trieste, Padova e Savona. La prima provincia del Sud è Napoli al 12° posto, seguita da Cagliari al 25° e da Catania al 39 °. Fra le province metropolitane troviamo Bologna al 13° posto, seguita da Roma al 32 ° e da Torino al 35°.
Poli di eccellenza
Le 31 medaglie di Livorno sono state conquistate da 17 atleti, in gran parte nella scherma. Il nome più glorioso è quello di Nedo Nadi, recordman assoluto - alla pari con un altro schermidore, Edoardo Mangiarotti - per medaglie d’oro olimpiche vinte da un atleta italiano di qualsiasi sport. Sei gli allori al suo attivo - uno a Stoccolma 1912 e cinque ad Anversa 1920 - in prove individuali e a squadre (composte in buona parte da atleti livornesi, segno di una tradizione schermistica arrivata fino ai giorni nostri, con l’oro di Aldo Montano ad Atene 2004). Nel 2004, peraltro, la provincia di Livorno si fermò anche con Paolo Bettini nel ciclismo, e nel 2008 per la judoka Giulia Quintavalle. Dopo Livorno, ecco Genova, con 25 ori e 23 campioni olimpici: le eccellenze, in questo caso, sono rappresentate da ginnastica (anni 20), vela (a Berlino 1936) e pallanuoto (Londra 1948, Roma1960 e Barcellona 1992). Proprio dall’edizione catalana dei giochi, peraltro, Genova non arricchito la propria bacheca. Lecco (io ori e otto atleti) si è guadagnata il terzo posto “sull’acqua”, con i grandi equipaggi della Canottieri Motoguzzi di Mandello Lario, vincitori a Londra nel 1948 e a Melbourne nel 1956, e, nelle edizioni più recenti, con gli ori di Antonio Rossi (canoa) nel 1996 e nel 2000. Sondrio, Belluno e Trento (con quattro successi) e Aosta (con due) sono in classifica solo per gli allori olimpici nelle edizioni invernali. La provincia di Milano si aggiudica medaglie d’oro in 17 edizioni dei Giochi, seguita da Roma e Torino (13) e da Napoli (12). Una curiosità, infine, per ricordare la prima medaglia per l’Italia (Parigi, 1900), conquistata nell’equitazione dal vicentino Gian Giorgio Trissino.