Flavio Vanetti, Corriere della Sera 26/7/2012, 26 luglio 2012
SI PUNTA SU TUTTO, ANCHE SUGLI UFO
Nel Paese dove si scommette su tutto, il popolo dei «better» avrà vita dura per tre settimane, essendo sguinzagliata una superpolizia che vigilerà sui Giochi e su potenziali illeciti per 400 milioni di euro. Si guarda anche al cosiddetto ambush marketing, ovvero lo sfruttamento non autorizzato dei marchi e dei nomi: ieri il Logoc ha denunciato il bookmaker irlandese Paddy Power, proclamatosi «Sponsor ufficiale del maggior evento atletico di London». Parlava della corsa «uovo-cucchiaio» di London, frazione di Savigny-sur-Seille, paesello della Francia. Ma giocare sulle omonimie è pericoloso: i guai sono in arrivo.
Intanto, esplodono la fantasia e le puntate strambe: la pioggia che cade per i 17 giorni delle gare è data 17 a 1; la torcia che brucia i capelli del sindaco Boris Johnson sta a 33 contro 1; tutte le otto staffette 4x400 che perdono il testimone si attestano a 900 a 1. Altre stranezze? Eccole da Ladbrokes, nome storico del settore: scegliete tra il ritardo della finale dei 100 metri perché un atleta rimane imbottigliato nel traffico, un guaio ai vestiti delle Spice Girls durante la cerimonia, una resistenza nazionalistica (quanti inglesi si lasceranno fotografare mentre mangiano gli americanissimi Big Mac?), curiosità pruriginose (l’esaurimento dei preservativi al Villaggio) e la possibilità che un neonato, già identificato e fotografato assieme alla mamma, nella sua vita conquisti una medaglia d’oro.
La novità più calda, però, è che c’è una quota pure per lo sbarco degli alieni durante la cerimonia d’apertura: in caso di vittoria, per ogni sterlina puntata se ne ricevono mille. Nemmeno tanto: il contatto con E.T. non è visto come un evento troppo improbabile. È una storia (complicata) di mascotte, complotti celati in codice nel logo olimpico, poteri forti e, appunto, extraterrestri.
Tutto nasce nel maggio 2010, quando furono svelate Wenlock e Mandeville, personaggi disegnati da Michael Morpurgo. Due autentici obbrobri, capaci di riabilitare «What is it?» l’indecifrabile «collega» scelto per Atlanta 1996. Gli organizzatori spiegarono che quei pupazzi con un solo occhio si ispirano a gocce di metallo fuso sfuggite agli stampi dei cantieri. Ma i media ci videro sagome di extraterrestri. E molti osservatori teorizzarono l’avvento del Nuovo ordine mondiale: mentre Londra sarà al centro del mondo, nello stadio si verificherà uno sbarco alieno. O così penseranno gli spettatori domani, perché in realtà si tratterà di una finta invasione, organizzata dal Nom come pretesto per un colpo di stato globale. Terrorizzata dall’apparizione dei fratelli del cosmo, la popolazione rinuncerà a ogni libertà, mentre «loro» — una schiera di cosche, quali il gruppo Bilderberg, i Massoni, gli Illuminati, oltre alla Casa reale inglese, ai Rockefeller e ai de Rothschild — instaureranno un governo che imporrà una sola economia e un’unica religione.Le prove di tale congiura starebbero innanzitutto nel logo olimpico.
Ricomponendo il disegno, emergerebbe «zion»: segno certo che si vuole edificare qui la Nuova Gerusalemme. Per quel che riguarda la finta invasione degli Ufo, si ricorda anche la cerimonia finale di Los Angeles 1984: una navicella atterrò nello stadio e un figurante vestito da alieno salutò la folla. Si vuole che sia stata una prova generale, tant’è che i sostenitori del «London Zion» hanno setacciato i gadget dei Giochi, scovando simboli sospetti, navi spaziali, stadi in fiamme, occhi onnipresenti. Poi sono arrivati Wenlock e Mandeville e la teoria è decollata. Chi invece crede negli extraterrestri, rilancia: se vi avessero detto che ci sarebbe stato l’11 settembre 2001, ci avreste creduto? Non resta che attendere. E aprire il portafoglio: chissà mai che...