Luca Orlando, Il Sole 24 ore 24/7/2012, 24 luglio 2012
I record made in Italy di Londra– GALLO D’ALBA (Cn). Dal nostro inviato La gomma è ingoiata dalla macchina, riscaldata, pressata e sagomata fino a diventare una corsia
I record made in Italy di Londra– GALLO D’ALBA (Cn). Dal nostro inviato La gomma è ingoiata dalla macchina, riscaldata, pressata e sagomata fino a diventare una corsia. Se Usain Bolt riuscirà a battere nuovi record di velocità lo dovrà anche a questi impianti e a questi lavoratori, tra le colline del Barolo, dove è nata la pista di atletica di Londra 2012. A Gallo d’Alba ha la sede principale Mondo, leader globale nelle pavimentazioni sportive, arrivata ormai alla decima olimpiade consecutiva come fornitore ufficiale. Anche grazie alla commessa dei Giochi, cinque milioni di sterline, è arrivata al record di ricavi, 363 milioni di euro. Mondo non è un caso isolato, il business per il made in Italy vale oltre 100 milioni di euro e sono decine le aziende italiane impegnate nelle forniture dei Giochi. Tra queste Mapei, che proprio in partnership con Mondo fornisce gli adesivi per la pista e la cui presenza ai Giochi risale al lontano 1976, a Montreal. La stessa filiera dei fornitori è stata gestita con tecnologia italiana, attraverso i sistemi di procurement di BravoSolution, scelti anni fa dai gestori britannici. Altra tecnologia pervasiva è quella della torinese DeltaTre, in grado di sviluppare la piattaforma video e la distribuzione dei segnali. E se di giorno basta il sole, per il grande evento notturno dell’inaugurazione sono stati scelti 700 proiettori della bergamasca Clay Paky, già attiva a Pechino e in grado di spuntare per Londra una commessa da tre milioni, grazie alla quale lo scorso anno ha raggiunto il nuovo record di ricavi, 56 milioni di euro, per il 97% all’estero. La pattuglia italiana è nutrita anche nelle strutture, con la bresciana Metra a fornire i profilati metallici per le tribune oppure la bellunese Clivet impegnata negli impianti di climatizzazione, la stessa Mapei coinvolta per i materiali legati al villaggio Olimpico, allo scalo di Heathrow, agli stadi di Wembley e Wimbledon. Ma è proprio nelle attività sportive, tra sponsorizzazioni e forniture, che l’Italia piazza i colpi migliori. Anche in senso letterale, perché la lecchese Fiocchi ha prodotto cartucce speciali per una quindicina di atleti, «prodotti ad-hoc – spiega Stefano Fiocchi – anche per tenere conto delle condizioni climatiche che si dovranno affrontare a Londra»; mentre saranno 48 i tiratori ad utilizzare i fucili Beretta, ciascuno dei quali a listino arriva a 9mila euro. Technogym, partner ufficiale, invierà gli impianti di allenamento all’intero villaggio Olimpico, 750 attrezzature che verrano seguite da personale tecnico dedicato. Nel nuoto spiccano la commessa di Piscine Castiglione (si veda articolo in pagina ndr.) e il successo della tessitura Virgilio Taiana che da Olgiate Comasco sviluppa i tessuti tecnici per molte nazionali, tra cui la nostra. «La commessa diretta vale 100mila euro – spiega il presidente Claudio Taiana, il beneficio di immagine almeno un paio di milioni». E poi la regina delle discipline, l’atletica, dove ormai dal 1976 gli atleti calcano le piste Mondo. «Quanto vale per noi questa commessa? In prima battuta cinque milioni di sterline – ci spiega il presidente di Mondo Spa Maurizio Stroppiana - ma in realtà ci sono diritti da pagare e altri impegni. L’obiettivo del fatturato sui Giochi non è prioritario, uscire alla pari è già un bel risultato». E come dargli torto, guardando ai 239 record mondiali battuti sulle piste della società, ormai un brand globale nel settore, con attrezzature installate in quasi 200 paesi. L’effetto di marketing, il traino di visibilità e notorietà del brand garantito dalle Olimpiadi, è senza dubbio il vero valore della partecipazione e un esempio eclatante è nei risultati raggiunti dal gruppo in Spagna. «Prima di Barcellona in quel paese vendevamo pochi milioni di euro – spiega l’ad del gruppo Federico Stroppiana, ora siamo arrivati a 60 e questo è uno dei nostri mercati principali». Con 363 milioni di ricavi, Mondo nel 2011 ha avuto il miglior anno di sempre, con una "ricetta" che prevede dosi massicce di investimenti in internazionalizzazione (80% di export) e ricerca (6% dei ricavi). Anche per Mondo, così come per la maggioranza delle aziende italiane, è l’export in questa fase l’unico traino dello sviluppo. Nell’impianto di Gallo D’Alba vediamo i rotoli di pista in attesa di essere spediti a Osaka, in Giappone, altri diretti in Australia. Lungo la linea produttiva si fatica a parlare, gli impianti lavorano a pieno regime, sette giorni su sette per tre turni da otto ore e sarà così fino ad ottobre. In attesa di quelli di Usain Bolt, i suoi record l’azienda li ha già fatti. © RIPRODUZIONE RISERVATA