Varie, 25 luglio 2012
Sandra Lunardini, 50 anni. Di Cervia (Ravenna), due figli di 21 e 17 anni, titolare di un negozio di parrucchiera in una via centralissima di Milano Marittima, per una decina d’anni aveva convissuto con Gianfranco Saleri, 61 anni, ex imprenditore originario di Coccaglio (Brescia), divorziato e padre di due figli pure lui, una passione per le pistole e le auto potenti (da poco aveva sostituito una Ferrari con una Porsche)
Sandra Lunardini, 50 anni. Di Cervia (Ravenna), due figli di 21 e 17 anni, titolare di un negozio di parrucchiera in una via centralissima di Milano Marittima, per una decina d’anni aveva convissuto con Gianfranco Saleri, 61 anni, ex imprenditore originario di Coccaglio (Brescia), divorziato e padre di due figli pure lui, una passione per le pistole e le auto potenti (da poco aveva sostituito una Ferrari con una Porsche). Poi lo scorso gennaio, sospettando che lui l’avesse cornificata con una sua ex sciampista ventenne, l’aveva mollato. Ciononostante il Saleri considerava il salone della Lunardini ancora suo, pretendeva di dividere i guadagni e visto che la donna non gli dava retta l’aveva minacciata due volte di morte beccandosi in cambio due denunce dai carabinieri. L’altra mattina il Saleri, in tasca tre pistole, andò nella bottega dell’ex, le chiese di uscire per un chiarimento e in mezzo alla strada le sparò nel torace tre colpi di Smith & Wesson 357 Magnum. Quindi impugnò una Glock, se la puntò alla tempia, e fece fuoco, crollando a fianco della salma dell’ex (l’altra pistola, una Beretta 7.65, gli fu trovata addosso durante l’ispezione del cadavere). Verso le 9 di martedì 24 luglio davanti all’Air fashion Sandra in viale Romagna a Milano Marittima