Andrea Laffranchi, Corriere della Sera 24/7/2012, 24 luglio 2012
Una mamma un tour. Per Giorgia la vita on the road ruota attorno alle esigenze e ai tempi di Samuel, il figlio avuto un anno e mezzo fa dal compagno Emanuel Lo
Una mamma un tour. Per Giorgia la vita on the road ruota attorno alle esigenze e ai tempi di Samuel, il figlio avuto un anno e mezzo fa dal compagno Emanuel Lo. «Lo porto con me quasi sempre, soprattutto quando ho più date vicine. Ama la trasgressione, mangiare fuori, i viaggi in macchina», racconta la cantante che ha aperto a Milano il suo viaggio musicale. Nel camerino del «Dietro le apparenze tour» quindi non può mancare il trenino Thomas, riproduzione del cartone animato preferito. «Nessuno lo può toccare», dice la mamma. L’orologio non è sincronizzato su tempi da artista. La sveglia del mattino «Samuel non si sveglia prestissimo quindi la sveglia è alle 10.30 — racconta Giorgia —. Se sono particolarmente stanca si alza prima il mio compagno. Poi colazione assieme, con il piccolo che mi ruba il cornetto che preferisce ai biscotti bio». La giornata prosegue con quattro passi all’aperto, Samuel con la bicicletta per piccolissimi senza pedali, e il pranzo. «Ma se lui non c’è, passo diretta alla merenda. E in tour mi piace approfittare delle specialità locali, tipo piadina...». Niente riposo al pomeriggio. «Ormai non recupero più. Anche perché nella scelta della camera d’albergo ho il karma negativo dei rumori». A un certo punto tocca alla Giorgia cantante farsi sentire. Verso le 18.30 è il momento del soundcheck. «Mi piace farlo sempre. Proviamo un pezzo lento, uno veloce e poi scatta il divertimento guidato da Sonny T (bassista e direttore musicale, ndr). Registriamo le prove perché a volte escono idee per pezzi nuovi. Siamo solo in cinque, niente chitarrista e niente corista per dare spazio all’elettronica, quindi si è creata grande intesa e molto ascolto reciproco. E dal casino che sento nei camerini direi che l’atmosfera è ottima». Sempre sintonizzata La musica l’accompagna sempre. E arriva dall’iPhone. «Ho scaricato un’applicazione che si chiama TuneIn che offre migliaia di radio da tutto il mondo. In questo periodo sono fissata su radio arabe, greche, reggae e una nepalese. E poi sto ascoltando molto gli ultimi album di Emeli Sandé e R. Kelly». La tensione, poi i chioschetti Si avvicina il momento di salire sul palco per le due ore di show. «Tendo a non mangiare, altrimenti me ne pento. A meno che non abbia già saltato la merenda». La cena è il compito di Giampaolo «Gimbo» Tabacchi, ex compagno di scuola e personal assistant della cantante: «Mi prepara per dopo dei panini che io critico sempre. Ma a volte ci concediamo una sosta dagli "zozzoni", i baracchini notturni, o in qualche chioschetto». Il pupo cena in camerino o in albergo. E spesso va in platea a seguire il concerto sulle spalle di papà: «Cuffie per proteggere le orecchie e si scatena con la breakdance che vede fare a Emanuel. Adesso è fissato con "Bad" di Michael Jackson, che lui chiama "gènzo"». Vista sul camerino. Semplice, qualche tendaggio etnico alle pareti e aroma di incenso. «Non manca mai: pulisce le energie. La fragranza preferita è il nag champa. Comunque rompo le scatole solo per una cosa: la raccolta differenziata. Temo che a volte mi mettano dei bidoni finti apposta». Per Giorgia è il momento di fare la signora. Entra in scena Valentina Davoli, la stylist. «I suoi bauli invadono il camerino e mi propone sempre qualcosa di nuovo. Mi vorrebbe in tacco 12 per tutto lo show, ma quest’anno glieli concedo solo nel finale quando mi "donnizzo" un po’. Altrimenti preferisco stare comoda». Trucco (qualche matita se la ruba Samuel) e lenti a contatto ed è pronta. Quasi. La «pozione» rigenerante «Ci vuole un bicchiere di vino rosso, meglio se locale, per preparare la gola. E un brindisi con tutti quelli che ci sono». E noi che ci immaginiamo aerosol, infusi balsamici ed esercizi per preparare e salvare le corde vocali... «Durante il cambio d’abito bevo la "pozione" preparata dalla mia naturopata — svela —: non sono però rimedi per la voce, ma integratori naturali, sali minerali». Nessun rito scaramantico. «Una volta portavo sempre in tasca un sacchettino di sale preparato da mamma. Oggi Sonny ci riunisce per darci la carica: un gesto di raccoglimento delle forze, più filosofico che scaramantico». Un bacetto da cuore di mamma e parte lo show. «Una volta ero nel panico per i primi pezzi. La nascita di Samuel mi ha cambiata: ho meno tempo per me e quindi concentro le energie positive in quei momenti». Fine serata. Giorgia salta in macchina. «Scappo a raggiungere il bimbo. Una volta guidavo io per scaricare l’adrenalina e facevo lunghi trasferimenti per raggiungere la città della data successiva, adesso sto nel posto dove suono». Andrea Laffranchi