Ettore Bianchi, ItaliaOggi 21/7/2012, 21 luglio 2012
PECHINO VA AL RADDOPPIO: ALL’AFRICA 20 MILIARDI DI $
Da tempo era risaputo che la Cina ha un occhio di riguardo nei confronti del continente africano, dove ha deciso di investire grosse somme di denaro. L’obiettivo è accaparrarsi notevoli quantità di terreni agricoli e di risorse minerarie, finanziando in cambio opere pubbliche e infrastrutture.
Adesso Pechino ha deciso di fare un salto di qualità raddoppiando i crediti concessi all’Africa, che passano a 20 miliardi di dollari (16,4 mld euro) rispetto ai 10 miliardi del 2009.
Il presidente cinese, Hu Jintao, ha spiegato che i prestiti serviranno per sostenere le infrastrutture, l’agricoltura, l’industria manifatturiera e le piccole e medie imprese. Ormai il paese asiatico si è imposto come primo partner commerciale dell’Africa: gli scambi hanno toccato l’anno scorso la cifra record di 166 miliardi di dollari (136 mld euro), con un progresso dell’83% rispetto al 2009. In particolare, gli investimenti diretti sono balzati del 60% a 14,7 mld di dollari a fine 2011. Sarebbero già 2 mila le società dell’ex Celeste impero presenti sul suolo africano. Una situazione salutata con favore dall’Onu, il cui segretario generale, Ban Ki-moon, ha parlato di opportunità interessanti per le nazioni africane di diversificare le loro economie, creare posti di lavoro e migliorare la sanità e l’educazione.
Non mancano, tuttavia, le voci critiche, che vedono nell’interventismo di Pechino un rischio per il continente nero: quello che si metta mano pesantemente alle risorse naturali. Il resto, secondo i contrari, non interesserebbe granché ai cinesi, che in sostanza si comporterebbero né più né meno che come predatori. È quanto probabilmente pensa anche il presidente del Sudafrica, Jacob Zuma, avvertendo che questo modello di commercio non è praticabile a lungo termine.
Una delle contestazioni mosse alle aziende asiatiche è quella di non rispettare le leggi delle nazioni africane.
Ancora, esse sono accusate di portare in Africa un gran numero di propri operai. Il governo di Pechino ha fornito rassicurazioni: saranno eseguiti controlli affinché le operazioni avvengano nel rispetto delle norme locali.