Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Curare l’allergia all’uovo... con l’uovo.
Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medecine conferma che i bambini allergici che abbiano ricevuto, in modo regolare e progressivo, piccole dosi di albume finiscono prima o poi per tollerarlo.
Quella all’uovo di gallina è una delle allergie alimentari più diffuse: riguarderebbe infatti circa il 2,5% dei bambini. Sebbene le sue manifestazioni siano in generale poco severe (orticaria, eczema, vomito, asma), il rischio di choc anafilattico esiste.
Inoltre, visto che l’uovo si trova praticamente ovunque (nelle torte, nelle creme, nei dolci in genere), le famiglie sono costrette a dargli la caccia nelle etichette. Per non parlare dei problemi a scuola o all’asilo.
Qualche anno fa i servizi ospedalieri di pediatria e allergologia hanno cominciato a testare l’immunoterapia orale presso quei piccoli pazienti la cui allergia non regrediva naturalmente.
Tuttavia in mancanza di studi che provassero la sua efficacia, questo metodo restava difficile da generalizzare. Il lavoro pubblicato sul New England Journal of Medecine è quindi molto importante perché avalla la pratica ospedaliera e rassicura i genitori.
Lo studio, condotto da ricercatori americani, ha coinvolto 55 bambini di età compresa fra i 5 e gli 11 anni, che hanno ingerito quotidianamente piccole dosi di bianco d’uovo in polvere.
Le quantità sono state progressivamente aumentate fino a raggiungere i 2 grammi al giorno. Risultato: dopo dieci mesi di terapia il 55% dei bambini era desensibilizzato. E il 75% lo è diventato dopo 22 mesi.
Sebbene generalmente l’allergia all’uovo guarisca spontaneamente verso l’età di 6 anni o, al più tardi, durante l’adolescenza, questo trattamento accelera senz’altro la guarigione.