ItaliaOggi 19/7/2012, 19 luglio 2012
GLI OCCIDENTALI DEVONO RIVESTIRSI
I turisti e le turiste occidentali negli Emirati Arabi vestono in maniera troppo disinvolta e non rispettano gli usi locali. Specialmente ora che si avvicina la festività del Ramadan, sacra per i musulmani. Così una giovane donna di Abu Dhabi, Asma Al-Muhairi, ha lanciato una serie di messaggi via twitter.
Uno di essi recita: «Il pudore in pubblico è vivamente raccomandato. Rispetto, per favore».
Asma è stanca di vedere camminare, per strada o nei centri commerciali, donne in minigonna o pantaloni cortissimi, considerati provocanti. Ella, che indossa l’abito lungo scuro, sostiene che «il rispetto e la libertà sono accordate, purché non se ne abusi». Asma non pretende che tutti vestano come le donne musulmane, ma che ci si mantenga nei limiti della decenza e non si offenda la sensibilità delle persone del luogo.
Il profilo twitter di Asma (@UAEDressCode) ha raccolto in poco tempo 4 mila iscritti, soprattutto favorevoli a questa iniziativa. Al punto che le autorità politiche hanno promesso di occuparsi della questione. L’ipotesi è quella di imporre un codice di abbigliamento in luoghi pubblici come i centri commerciali. Ma, sempre cinguettando, c’è anche chi (straniero, ovviamente) considera inopportuno arrivare a provvedimenti moralizzatori di stampo islamico. C’è che ritiene che gli Emirati, che dipendono fortemente dal turismo, debbano accettarne la cultura.