Antonio Calitri, ItaliaOggi 19/7/2012, 19 luglio 2012
LA DUCATI VA AI TEDESCHI DELL’AUDI CHE SI SCHIERANO SUBITO CONTRO LE COOP
Audi, neoproprietario della Ducati sbarca a Bologna e mette nei guai le cooperative rosse. Smentendo gli accordi di programma tra gli enti locali e la casa motociclistica di Valentino Rossi e sposando la linea dei grillini emiliani che denunciavano una speculazione da 350 milioni di euro sulla nuova sede del costruttore.
Con lo sbarco dei tedeschi che hanno appena acquistato il costruttore di Borgo Panigale cambia di colpo l’aria nel mondo degli affari bolognesi, dominati dal protagonismo delle cooperative rosse. E a saltare per prima è la nuova sede della Ducati che fino a qualche mese fa era data come un’operazione certa, da realizzare ad appena 300 metri dall’attuale stabilimento che sarebbe stato trasformato in un grande insediamento commerciale e residenziale. Un’operazione che si stava prendendo con gli enti locali e che vedeva come principale soggetto il Consorzio cooperative costruzioni. Che nel frattempo, stava provvedendo ad acquisire i terreni per la nuova sede e aspettavano il completamento dell’iter che avrebbe permesso di convertire le aree.
L’operazione non era mai piaciuta al Movimento 5 Stelle con il leader alla regione Giovanni Favia che aveva più volte denunciato sia sui media che con esposti la questione, senza che nessuno fino ad ora avesse indietreggiato. Adesso sono arrivati i tedeschi che mentre completano il processo di acquisizione, appena arrivati a Bologna hanno subito deciso di cancellare il progetto della nuova sede e di puntare sull’ammodernamento e l’ingrandimento dell’attuale stabilimento, seguendo lo stesso procedimento fatto a pochi chilometri di distanza per riqualificare la fabbrica della Lamborghini, oggi tra le più moderne d’Italia. Gabriele Del Torchio, amministratore di Ducati ha ammesso che «tra le ipotesi che Audi ci ha chiesto di approfondire c’è quella di capire cosa significherebbe ristrutturare il sito dove siamo adesso, e ampliarlo». E con Favia che festeggia dicendo a ItaliaOggi che 1dopo aver denunciato dappertutto questa speculazione, dobbiamo ringraziare l’arrivo dei tedeschi che puntano sul progetto industriale e anche un po’ la crisi immobiliare, per aver messo fine a questa operazione». E con la CCC che secondo la denuncia del movimento di Beppe Grillo aveva acquisito a prezzi fuori mercato i terreni per permettere la realizzazione dell’operazione, che al momento resterebbe con il cerino in mano.