Enrico Franceschini, la Repubblica 19/7/2012, 19 luglio 2012
L’SMS METTE TUTTI A TACERE
Scrivere è meglio che parlare. Lo dicono le cifre: per la prima volta dall’avvento dei telefonini, in Gran Bretagna diminuisce il numero delle chiamate (-1,1 per cento nel 2011). Nel frattempo continuano ad aumentare, sempre di più, i messaggini, cresciuti nell’ultimo anno del 16 per cento. Cinque anni fa l’inglese medio mandava 60 sms al mese; oggi ne manda 200. E sempre più gente preferisce un altro mezzo ancora per comunicare: Facebook. Fate caso ai vostri figli: se devono dire una cosa a un amico, non gli telefonano, non gli mandano un messaggino telefonico, preferiscono contattarlo sul social network. Comunque, scrivono. All’avvento del cellulare circolavano previsioni di morte della scrittura. Invece telefonini e tablet la stanno ripristinando, ormai perfino a scapito dell’oralità. Perché scrivere costa meno che telefonare, ovviamente. E perché un messaggio o un post si può rileggere, far leggere ad altri, custodire come un ricordo. Verba volant, scripta manent, come sostenevano i nostri antenati, ben prima che trillasse un iPhone.