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 2012  luglio 18 Mercoledì calendario

Donna, giovane e in dolce attesa Fatta fuori? No, è il capo di Yahoo - Yahoo! Donna, giovane, e incin­ta ed è pure stata nominata am­ministratore delegato di uno dei maggiori siti internet, con settecen­to milioni di utenti

Donna, giovane e in dolce attesa Fatta fuori? No, è il capo di Yahoo - Yahoo! Donna, giovane, e incin­ta ed è pure stata nominata am­ministratore delegato di uno dei maggiori siti internet, con settecen­to milioni di utenti. Brava; evidente­mente se lo merita, perché non sarà sta­ta con le mani in mano dal 1999, quan­do è stata assunta e aveva 24 anni. An­zi, non si può che immaginare una per­sona motivata, ambiziosa e appassio­nata. Che non si sarà mai tirata indie­tro nel fare straordinari e che non avrà perseguitato il direttore del personale con richieste di permessi e di program­mazione di vacanze; che, probabil­mente, avrà messo la sua identità pro­fessionale al primo posto della gerar­chia dei valori. Pur non avendo rinun­ciato all’amore, né alla famiglia, visto che ha un marito al quale in ottobre da­rà un figlio. Brava lei, ma bravi anche gli undici direttori del board di yahoo che, al­l’unanimità, l’hanno eletta, facendole superare il confronto con numerosi uo­mini, non incinti né giovani, ma dal curriculum molto più significativo. Non può che apparire, a chiunque, singolare e impressionante una scelta del genere così poco consueta e, certa­mente, inammissibile nel nostro pae­se. Nel quale, se si è bionde, giovani e impudenti, più che aspirare si sospira, magari coltivando il sogno di parteci­pare, come massima ambizione, al grande fratello. Se si è bionde, giovani e studiose, invece, difficilmente si rie­sce ad aspirare a obiettivi così impor­tanti. Non solo per i tempi elefantiaci della preparazione professionale di un giovane, ma anche per la necessità di misurarsi con tanti numerosi uomi­ni decisivi, ancora zavorrati dalla men­talità maschilista, che mai si sarebbero sognati di nominare amministratore delegato una giovane gestante. Se non altro, per evitare che chiunque potesse mai pensare alla raccomandazione de­terminante di un politico, certamente padre del nascituro. Neppure in Francia, per verità, po­trebbe succedere; perché Rachida Da­ti è stata proprio vittima di questi im­placabili rumors, quando si è trovata nella situazione analoga. Certo, bisogna dire che Marissa Mayer deve essere un fenomeno, un ge­nio direi, se ha saputo sbaragliare il concetto di esperienza riconosciuta, rendendo su questa prevalenti le sue personali capacità professionali, pur acquisite in pochi anni. I suoi competi­tors erano dotati di esperienza più ac­creditata che, tuttavia, è stata conside­rata meno significativa delle straordi­narie doti di Marissa. Anche questo è un argomento che in Italia significa meno di zero: l’anzianità, in qualsiasi settore, è un valore aggiunto dominan­te, un hatout spendibile (e apprezza­to) molto più dell’entusiasmo, della creatività, del talento personale. Per non parlare dell’incidenza nega­tiva della gravidanza: chi mai può sin­ceramente dire, in questo vecchio mondo, che assumerebbe una giova­ne incinta di sei mesi, persino se a livel­li inferiori quasi privi di responsabili­tà? Anzi, addirittura le donne, che po­trebbero dare lavoro alle donne, fanno calcoli di utilità marginale in base ai quali privilegiano, alla fine, e contro ogni solidarietà, gli uomini, meno im­picciati negli affari e negli aggravi di fa­miglia. Bisogna dire, a onor del vero, che Ma­rissa è la quinta persona in tre anni a do­ver guidare il gruppo: i suoi predeces­sori non si sono dimostrati di grande qualità, ma anche gli undici direttori del board non sono stati diplomatici, né attendisti,nel disfarsene.C’è da spe­rare­che la vitalità e la preziosa attitudi­ne al lavoro di Marissa, non siano dai di­rettori improvvisamente trascurate nel momento in cui mai dovessero ave­re­il maschio sospetto che il grande ser­ver yahoo sia in competizione col pic­colo yahoo nascituro. Marissa, siamo tutte con te: dimo­stra che ci sono donne capaci di fare contemporaneamente tante cose e tut­te al meglio.