Aldo Grasso, Corriere della Sera 18/07/2012, 18 luglio 2012
QUELLA «TEMPESTA» FIRMATA BERTOLINO
Potremmo cavarcela dicendo che era meglio degli altri. Gli altri sono Teresa Mannino con il suo «Terrybilmente divagante», Ale &Franz con «Aria Precaria» e Lillo e Greg in «Sketch & Soda». Il prossimo sarà Max Giusti con «100% comico», non c’è partita. Lui è Enrico Bertolino. Lo scorso 17 dicembre al Teatro Toselli di Cuneo, e sottolineo Cuneo, è andato in scena un suo spettacolo: «Passata è la tempesta?» (nella poesia di Leopardi c’è un verso fondamentale per la comprensione di ogni comicità: «Uscir di pena. È diletto fra noi»), scritto con Luca Bottura, Curzio Maltese, Andrea Zalone (nessuna parentela con Checco).
L’idea che Maltese scriva per il teatro e per la tv incuriosisce non poco (Rai2, lunedì, ore 21,10). Potremmo cavarcela con la prosa dell’ufficio stampa, tanto nessuno ne controlla la veridicità: «Notizie, situazioni, episodi sconcertanti che a causa del TRC (tasso di rassegnazione del cittadino) vengono percepiti come normali avvenimenti, battute e iperboli che diventano titoli di giornale e il meccanismo perverso dei "luoghi comuni", creato ad hoc dai media per poter nutrire e garantirsi audience e consenso, invade la nostra quotidianità».
Potremmo cavarcela scrivendo che le due ossessioni di Bertolino sono Berlusconi (by Curzio) e la tv, nel senso che l’Italia rappresentata e «sformata» dalla tv è il terreno di coltura della sua ironia. Dunque la lista fazio-savianesca dei valori dell’italiano medio, le notizie del tg di Minzolini, il video in cui Merkel e Sarkozy ridono di Berlusconi, l’inglese di Berlusconi, di Trapattoni e dei coniugi Mastella, il rimpianto perché non c’è più la sinistra di una volta.
Potremmo cavarcela (mancano quattro o cinque righe alla fine della recensione) consigliando a Bertolino di lasciar perdere il tono predicatorio (la satira non insegue i temi, deve lasciarsi investire dai medesimi), ma poi direbbero che abbiamo pregiudizi nei confronti di Bertolino. Non è vero: anche se i pre-giudizi pre-servano dalla volgarità delle opinioni.
Aldo Grasso