Varie, 17 luglio 2012
Matematica per Sette - Risultato di un esperimento dell’università di Baltimora: le capacità matematiche raggiungono il massimo intorno ai 30 anni di età, poi iniziano a decadere
Matematica per Sette - Risultato di un esperimento dell’università di Baltimora: le capacità matematiche raggiungono il massimo intorno ai 30 anni di età, poi iniziano a decadere. Quelli che vanno meglio in matematica a scuola, restano più bravi per tutta la vita (e la loro capacità decade di meno). (Elena Dusi, la Repubblica 29/6/2012) Secondo i neurologi, nel cervello, l’area dell’istinto per i numeri sta nel solco intraparietale, cioè una piega della corteccia situata verso la nuca. Quest’istinto matematico serviva già agli uomini primitivi per decidere, per esempio, quale fonte di cibo era più abbondante o per darsi alla fuga nel momento in cui i nemici erano troppo numerosi. (Elena Dusi, la Repubblica 29/6/2012) Materia più difficile per Mario Monti a scuola: matematica. (Camilla Strada, Vanity Fair 20/6/2012) Il matematico Kurt Gödel era ipocondriaco: credeva d’essere gravemente malato, avvelenato da cibi e medicinali e diffidava dei medici. Morì di fame nel 1978, quando la moglie, che lo obbligava a nutrirsi, dovette essere ricoverata in ospedale. (Franco Prattico, la Repubblica 13/2/2002). Leonardo Eulero è stato il matematico più prolifico di tutti i tempi: scrisse più di 800 articoli scientifici e una gran quantità di libri. Aveva capacità mentali prodigiose: una volta svolse a mente un calcolo che richiedeva cinquanta cifre decimali. Trascorse molti anni alla corte dell’imperatrice Caterina la Grande: stava tutto il tempo a fare matematica per tenersi lontano dagli intrighi politici. (Ian Stewart, La piccola bottega delle curiosità matematiche del professor Stewart, I saggi di Focus su licenza di Codice edizioni, Torino). Il matematico Erdós organizzò la sua vita per massimizzare il tempo da dedicare alla matematica (anche diciannove ore al giorno). Celibe, senza lavoro, senza casa, si presentava alla porta di un collega dichiarando «la mia mente è aperta», studiava con lui finché non s’annoiava o il collega non ce la faceva più, e poi passava a un’altra casa. Una valigetta per il guardaroba e una radio. Portava con sé così pochi abiti da costringere chi l’ospitava a lavargli calze e mutande più volte a settimana. (Paul Hoffman, “L’uomo che amava solo i numeri”, Mondadori). Barzelletta che gira tra i matematici: perché si dovrebbe avere un’amante oltre alla moglie? Risposta: quando la moglie pensa che siate con l’amante e l’amante pensa che siate con la moglie, avete tempo per fare progressi con la matematica. (Ian Stewart, La piccola bottega delle curiosità matematiche del professor Stewart, I saggi di Focus su licenza di Codice edizioni, Torino). «Un matematico è una macchina per trasformare caffè in teoremi» (Paul Erdós). (Paul Hoffman, “L’uomo che amava solo i numeri”, Mondadori). Ernst Kummer, algebrista tedesco a cui si devono alcuni dei più importanti risultati sull’ultimo teorema di Fermat, aveva problemi a far di conto, e quindi chiedeva sempre ai suoi studenti di fare i calcoli al suo posto. (Ian Stewart, La piccola bottega delle curiosità matematiche del professor Stewart, I saggi di Focus su licenza di Codice edizioni, Torino). Il matematico russo Grigori “Grisha” Perelman, 45 anni. Premiato per aver risolto la “Congettura di Poincarè” (la possibilità di piegamento di una forma circolare in una piattaforma tridimensionale), ha rifiutato la Medaglia Fields, equivalente del Nobel per i matematici, nel 2006 e un milione di dollari messo in palio dall’Istituto di matematica Clay di Cambridge nel 2010. Nei primi anni Novanta disse no al premio della European mathematical society appellandosi al suo «profondo spirito antimaterialistico». Spiega: «La soluzione di un problema è già un premio sufficiente». (Giancarlo Castelli, il Fatto Quotidiano 9/6/2010) Gli elefanti sanno fare le addizioni (in alcuni esperimenti anche meglio degli uomini). (Francesca Sibani, Vanity Fair 17/9/2008) Ippaso scoprì che radice quadrata di 2 è un numero irrazionale. Pitagora allora, non potendo rimettere in discussione tutta la sua teoria sui numeri razionali (che da soli dovevano spiegare l’universo), lo fece affogare. (Simon Singh, "LíUtimo Teorema di Fermat", Rizzoli 1997) Kurt Gödel, incerto tra matematica e fisica, scelse matematica perché affascinato dalle lezioni di Furtwängler che, paralizzato dal collo ai piedi, faceva lezione dalla sedia a rotelle, senza appunti, mentre un assistente scriveva alla lavagna. (Simon Singh, "LíUtimo Teorema di Fermat", Rizzoli 1997) «Dio esiste perché la matematica è coerente, e il Diavolo esiste perché non possiamo dimostrarlo» (André Weil, teorico dei numeri). (Paul Hoffman, “L’uomo che amava solo i numeri”, Mondadori). Immatricolati italiani in Scienze matematiche nell’anno accademico 2009/2010: 2.476. Nel 2010/2011: 2.507. Nel 2011/2012: 2.526. (anagrafe.miur.it)