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 2012  luglio 14 Sabato calendario

I DESAPARECIDOS DI FACEBOOK

Profili aperti e poi dimenticati. O che, in caso di morte, diventano pagine commemorative, fatte di status e parole cristallizzate. Su Facebook sono milioni gli account online ma senza ’custode’, mentre foto e dati postati continuano la loro vita silente e autonoma in rete. “Tutto rimane congelato – spiega Luca Conti, autore di Fare business con Facebook (Hoepli) – in base alla condizioni di privacy che abbiamo impostato. Anche se non ci colleghiamo più, le informazioni rimangono a disposizione”. Insomma, se noi ci dimentichiamo del nostro profilo, è Facebook a ricordarsi di noi.
Al contrario, chi decide di abbandonare il social network può davvero ritirare i propri dati dalla piazza virtuale? La soluzione più drastica è l’eliminazione permanente, come indica la policy della piattaforma di Zuckerberg. Basta compilare un modulo online in cui sottoscrive l’impossibilità del ripristino, con relativa perdita di foto e contenuti postati fino a quel momento. Altrimenti è possibile disattivare l’account per impedire l’accesso dall’esterno, anche se alcune informazioni, come i messaggi inviati, “possono rimanere visibili agli altri”. Tutti salvi però i dati inseriti, dalle immagini agli “interessi”, nel caso in cui l’utente voglia ritornare.
Ai desaparecidos volontari, si aggiungono però gli iscritti deceduti che sono circa all’1% del totale. Secondo uno studio dell’esperto informatico Stéphane Koch, nel 2010 i deceduti ancora presenti online erano oltre tre milioni.
Se una pagina
è “per sempre”
“Per impedire che arrivino alert e poke a un nostro contatto scomparso – prosegue Conti – è possibile segnalare il decesso con un documento ufficiale”. Un processo che, una volta recepito dai gestori del network, “cristallizza la pagina e blocca ulteriori commenti sulla bacheca”. E i dati? Per metterli al sicuro è possibile versare dai 10 ai 30 dollari ad “assicurazioni informatiche”, società specializzate come AssetLock, Deathswitch e Legacy Locker, depositarie di password, dati bancari e ultime volontà. Ma anche in questo caso, non c’è nessuna garanzia di essere dimenticati per sempre dalla rete e dal social network.