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 2012  luglio 15 Domenica calendario

MAXI-RISARCIMENTO DA VISA E MASTERCARD

Si è chiuso con un accordo extragiudiziale un contenzioso che andava avanti orma da sette anni che vedeva coinvolti, da un lato, 7 milioni di commercianti, e dall’altro Visa, MasterCard e un gruppo di big bank. L’accusa dei commercianti era legata alle commissioni applicate, considerate troppo alte, in media pari al 2%, sul prezzo di acquisto di un prodotto pagato con carta di credito. Commissioni che hanno generato introiti annui per 40 miliardi di dollari in favore delle banche statunitensi.
Alla fine, le società accusate hanno preferito la strada di un accordo extragiudiziale che prevede un risarcimento di almeno 7,25 miliardi di dollari. Di questi, come conferma un suo portavoce, 4,4 verranno pagati da Visa, che a marzo ha accantonato 4,28 miliardi in un fondo ad hoc per coprire i danni del contenzioso. MasterCard, il secondo circuito di pagamento al mondo, indica che l’operazione costerà 790 milioni di dollari.
L’accordo firmato nelle scorse ore prevede anche uno sconto temporaneo (otto mesi) di circa un decimo di punto percentuale sulle tariffe applicate ai rivenditori.
Nel complesso Visa e le banche coinvolte (tra cui figurano anche Bank of America, Citigroup, Wells Fargo, Capital One Financial, Barclays e Hsbc) sono ritenute responsabili per circa i due terzi delle transazioni contestate dai commercianti americani.
La causa è iniziata nel 2005, un anno prima della quotazione di MasterCard in borsa e tre anni prima dello sbarco sul mercato azionario di Visa. Secondo i commercianti le compagnie avrebbero violato le norme antitrust, fissando commissioni su una media pari al 2% del prezzo di acquisto dei beni compranti mediate l’utilizzo della carta e non in contanti .
American Express e Discover Financial Services, rispettivamente il terzo e il quarto circuito di pagamento negli Stati Uniti, non sono imputati. «La nostra prima impressione è che l’accordo sia migliore del previsto per i circuiti di pagamento e che è stato previsto un taglio di soli 10 punti base per otto mesi», spiega Jason Kupferberg, un analista di Jefferies & Co. Proprio per questo motivo, gli analisti si attendono ricadute positive per le quotazioni dei titoli Visa e MasterCard nel corso delle prossime sedute.