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 2012  luglio 13 Venerdì calendario

Torna 007 un mito con licenza di sudare – «Fumo, sudore: alle tre del mattino l’odore di un casinò dove si gioca forte è nauseante

Torna 007 un mito con licenza di sudare – «Fumo, sudore: alle tre del mattino l’odore di un casinò dove si gioca forte è nauseante. Sarà l’odore, il fumo o il sudore... I sensi si risvegliano e si torcono per il disgusto». È il celebre incipit di Casinò Royale , che Jan Fleming scrisse nel ’52, inaugurando la serie di James Bond, l’agente con licenza d’uccidere. Siamo sicuri che sia anche buono, o discreto, o sufficiente? E che non provochi una punta, giusto una punta, di disgusto? Fascistello Ad ogni buon conto, Adelphi lo rende elegantissimo. E rilancia la celebre avventura in una splendida veste editoriale che richiama la copertina originale voluta dallo stesso Fleming, con sontuosa postfazione di Matteo Codignola. Tutti abbiamo visto i film, non proprio tutti in Italia hanno letto i libri. L’occasione è ghiotta. Si va a rivisitare un mito non indiscusso. John Le Carré per esempio considerava che «alla radice di James Bond c’era un qualcosa di neofascista e di materialista. Non si può a fare a meno di pensare che avrebbe fatto le stesse cose per qualunque altro Paese, purché le donne fossero sempre molto belle e i Martini molto secchi». Bad sex Nulla da dire sui Martini. Ma, quanto a donne, 007 si lascia sedurre da una acqua cheta a nome Vesper. Leggiamo che quando furono al dunque, «fece scivolare le mani sulle natiche tonde di Vesper e le afferrò con forza, premendo il centro dei loro corpi l’uno contro l’altro». Poi i due piccioncini siedono sul letto, «mentre la marea della passione rifluiva nelle loro vene». Candidabile al Bad Sex Award, premio inglese per la peggior scena di sesso, di cui in Italia ormai parlano proprio tutti? Le jeux son faits James Bond deve rovinare al baccarat un agente al servizio dei sovietici che vuole reintegrare al Casinò certi fondi arrivati da Mosca e perduti. Le fasi del gioco sono ricche di suspense. Ma forse non abbastanza per far dimenticare allo scettico lettore che, se questa era la scelta del cattivone, non c’era bisogno di 007, visto che al tavolo verde si sarebbe sicuramente rovinato da solo. Che siano davvero meglio i film?