Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  luglio 13 Venerdì calendario

DALLE LAMPADE OSRAM ALLE RINNOVABILI MEZZO SECOLO CHE ILLUMINA L’ITALIA


In quelle immagini c’è tutta la storia d’Italia. La lampada
Osram,
i lumini da notte
Mercurio,
la classica forma rotondetta della lampadina Philips, la
Vittoriainfrangibile,
la “insuperabile”
X Pope
a filamento metallico e la macchina per cucire Singer. Sono le foto, i poster, le pagine di giornali che, anno dopo anno, raccontano le campagne di comunicazione dell’Enel. Pubblicità che arrivano da un mondo lontano, antico e forse polveroso e che, in certi momenti, non è difficile rimpiangere. Se in quelle fotografie c’erano fornelli elettrici in vendita a 15 lire, o signorine vestite come marinarette, gli spot dei giorni nostri o giù di lì hanno altri protagonisti. Volti spesso familiari: l’attore televisivo o la nuotatrice famosa. Ma ritraggono soprattutto un mondo dominato dalla tecnologia: computer, elettrodomestici di ultima generazione, macchinari medici. Quel contemporaneo che fa parte di noi. Un sistema di vita accelerato che, tra nevrosi e grandi progressi, comunque ci rappresenta. Un punto di non ritorno. E così, oltre alla
saudade
nel vedere quelle vecchie foto, matura anche la consapevolezza che indietro non è possibile tornare.
Questo perché è soprattutto l’elettricità, giorno per giorno, a testimoniare i cambiamenti della
società. Se prima la televisione era rotonda come una lavatrice, oggi può essere scambiata per un quadro. Se il telefono si azionava alzando il microfono, adesso non ha neppure i pulsanti. Se un tempo la radio era ascoltata in salotto da tutta la famiglia, ora è inglobata nell’Mp3. Per non parlare del giornale. Spesso, nel 2012, è un quotidiano senza pagine da sfogliare. Tutto questo non sarebbe stato possibile se non fosse arrivata l’elettricità. Le immagini di ieri e di oggi fanno parte del tour Enel 5.0, partito da Napoli e ora in giro per l’Italia. Un percorso interattivo per raccontare ai visitatori, con un viaggio guidato, la storia dell’azienda e del Paese.
E per l’Enel questo è l’anno dei festeggiamenti: cinquanta candeline da quando, nel 1962, si arrivò alla nazionalizzazione di quasi 1300 aziende elettriche locali per creare un’infrastruttura in grado di unire l’Italia. Ed è soprattutto da allora che il modo di comunicare con i clienti è cambiato. Se a fine ‘800 i messaggi pubblicitari incentivavano a provare lavatrici, frigoriferi e aspirapolveri (con lo scopo di avvicinare all’uso dell’energia elettrica) e con le bollette che sul retro sollecitavano l’uso degli elettrodomestici, dalla nascita dell’Enel si è cercato di comunicare un uso
corretto dei consumi, un’attenzione verso l’ambiente e una coscienza
green.
Nasceva così il concetto di risparmio. Una tappa fondamentale, nel cambiamento, è stato il settembre 2009, quando in tutta l’Unione Europea è andata in pensione la vecchia lampadina a incandescenza ed è stata sostituita daquella a risparmio energetico.
La sensibilità energetica, oggi molto diffusa, nasce per l’Enel già
negli anni ’70, con pubblicità che incoraggiavano un consumo responsabile. Altrettanto indispensabile era il tentativo di essere vicini ai cittadini in modo da renderli protagonisti del cambiamento. Oggi tutto questo, nelle pubblicità specchio del mondo che cambia, è ancora più possibile grazie alla rete ed ogni campagna pubblicitaria appare anche sui social network e su YouTube.