Giampaolo Cadalanu, la Repubblica 13/7/2012, 13 luglio 2012
MARX IN BANCA I CLIENTI TEDESCHI LO PROMUOVONO
Sono passati quasi 23 anni dalla caduta del Muro, eppure molti tedeschi del-l’Est continuano a portare nel portafoglio l’immagine di Karl Marx. Ma non è solo l’ennesima ondata di rimpianto per la Repubblica operaia e contadina. Stavolta è solo la Cassa di risparmio di Chemnitz, città natale del filosofo, che ha stampato le proprie carte di credito con l’immagine del padre del socialismo. Nella cittadina dell’ex Germania est, che una volta si chiamava proprio Karl-Marx-Stadt, la banca ha deciso di far votare ai clienti l’immagine più gradita. Il faccione barbuto era ripreso dal busto alto 7 metri esposto in centro, fra Brückenstrasse e la strada delle Nazioni. Ha vinto senza difficoltà sulle altre immagini, tutte di monumenti cittadini: il castello di
Waldeburg o quello di Forderglauchau, la torre rossa o il vecchio municipio, l’autodromo Sachsenring o il museo dell’Industria.
Insomma, più che una rivincita storica dell’economia capitalistica sull’autore del Capitale, sembra la rivendicazione di una gloria cittadina, che prescinde del tutto dall’attualità
o meno delle teorie marxiane. Un’altra spiegazione, magari, potrebbe legarsi al fatto che la faccia di Marx è ancora familiare, visto che compariva anche sulle banconote da 100 marchi. Ma anche l’ipotesi nostalgia sembra giustificata: ancora nel 2008 un sondaggio indicava che a Est un cittadino su due rimpiangeva il socialismo reale e considerava l’economia capitalistica «impraticabile». Se da una parte è decollata la Ostalgie, nostalgia dell’Est, dall’altra, ovviamente, è fiorita l’ironia su quella che è stata subito ribattezzata Marxtercard. E c’è chi dice che se uno spettro si aggira oggi per l’Europa, è quello dei conti ancora da pagare.
Giampaolo Cadalanu