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 2012  luglio 13 Venerdì calendario

Le donne scrivono per vendicarsi – Ho ricevuto la seguente e garbata lettera di Isa Ortona. «Caro Antonio (o Tonino, o Tony, oppure Nino?), permetta che non la chiami per cognome e che non anteponga nessun Sig

Le donne scrivono per vendicarsi – Ho ricevuto la seguente e garbata lettera di Isa Ortona. «Caro Antonio (o Tonino, o Tony, oppure Nino?), permetta che non la chiami per cognome e che non anteponga nessun Sig. o Dott., permetta che la tratti come un amico, perché per me è diventato un amico la cui rubrica mi affretto ogni settimana a leggere famelicamente. E nel tempo questo appuntamento mi ha regalato tante belle scoperte (la prossima sarà Julian Barnes, che non vedo l’ora di leggere). Ma non è per farle i complimenti che le scrivo. Voglio contestarle il post scriptum («Gli uomini scrivono meglio delle donne») a “La pagella” assegnata ad Anne Tyler su La lettura del primo luglio. Il post scriptum, perché, per quanto riguarda la pagella, concordo con lei sulla scrittura noiosa e monotona della Tyler. Non sono invece d’accordo sulla sua affermazione di carattere generale. Le cito, così come mi vengono in mente, i nomi di scrittrici che ho amato e amo molto. Némirovsky, Allende, Strout, Avallone, Oates, Agnello Hornby, Murgia, Munro, Woolf, Agus, Arundhati Roy, Magda Szabo, De Beauvoir, Agota Kristof, Sylvia Plath, Mazzantini, Grandes, Maraini, Morante, Mansfield, Sagan, Lessing, Richler, Athill, Yourcenar. Indubbiamente sono molto più numerosi gli uomini che scrivono e alcuni scrivono molto bene (le donne, come al solito sono in minoranza essendo forzatamente affaccendate in altre faccende), ma la scrittura delle scrittrici vere non ha nulla da invidiare a quella dei loro colleghi dell’altro sesso, anzi… So già che mi contesterà ironizzando su alcuni dei nomi che ho citato (Mazzantini e qualche altra), ma anch’io ho qualche piccolo appunto (se pur datato) da farle: Roberto Perrone (Averti trovato ora) e Paolo Doni (Ci vediamo al Bar Biturico), acquistati e letti su sua segnalazione. A ognuno la sua Mazzantini, dunque. Con stima e simpatia, a dispetto della piccola critica». LITTLE TONY. Cara Isa, ricambio l’amicizia (e le dico subito che vanno bene sia Tonino che Tonì – ma senza la y, quella è esclusiva del grande Little – che Nino, nomi con i quali sono stato chiamato nella mia vita, mancano solo Totò e Anto). Vedo che nel suo appello non ci sono Mercè Rodoreda, Alba De Céspedes e Serena Vitale (Il bottone di Puškin è straordinario). Se non le conoscesse scappi a procurarsele. È ovvio che ci sono grandi scrittrici (e anche grandissime, Jane Austen per esempio). Ma resta il fatto che le donne scrivono peggio degli uomini e non perché sono state «forzatamente affaccendate in altre faccende». Mi creda, anche noi uomini abbiamo avuto qualche cosina da sbrigare nel corso del tempo. So che le donne scrivono peggio degli uomini (non è un’accusa, è una constatazione, amichevole, come nei tamponamenti), ma non so perché. Sospetto che il perché lo si possa trovare in due frasi. Una di Ennio Flaiano («Le donne scrivono per vendicarsi»). L’altra di Henri Michaux (si scrive per mitomania). P.S.: La Mazzantini scrive peggio delle donne (!). PP.SS.: il campionato maschi contro femmine di sesso scritto è per questa giornata sospeso. Per questioni di spazio e anche perché (visto come sono andate le prime tre partite) non mi sembrava il caso di infierire.