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 2012  luglio 13 Venerdì calendario

Evasione fiscale Seguite quella sigaretta– Con la fusione dei Monopoli nelle Dogane voluto dal governo Monti, cioè con il passaggio da una struttura burocratica a una più operativa sul territorio, la guerra al contrabbando di sigarette diventerà più severa? Nel 2011 la Guardia di Finanza ha sequestrato 240 tonnellate di sigarette, di cui 38 contraffatte

Evasione fiscale Seguite quella sigaretta– Con la fusione dei Monopoli nelle Dogane voluto dal governo Monti, cioè con il passaggio da una struttura burocratica a una più operativa sul territorio, la guerra al contrabbando di sigarette diventerà più severa? Nel 2011 la Guardia di Finanza ha sequestrato 240 tonnellate di sigarette, di cui 38 contraffatte. Il grosso erano sigarette originali, ma che viaggiavano con i "documenti fiscali" falsificati. Cioè con le fascette del Poligrafico - che testimoniano il pagamento dei tributi - non originali. Questo commercio in nero sembra essere più ampio di quanto gli stessi sequestri facciano immaginare. In Italia esso viene stimato (da un recente Rapporto di Nomisma) pari a 2,8 miliardi di sigarette, che equivale a un 3,4 per cento dei consumi legali: troppo poco visto che in Francia incide per il 14 e in Germania vale il 18 per cento del mercato alla luce del sole. Dunque, anche la cifra dei mancati guadagni dell’erario - circa 500 milioni di euro - finisce per apparire sottodimensionata: applicando le stesse percentuali francesi e tedesche da noi, l’evasione di Iva, accise e aggio salirebbero a 2 miliardi. Stroncare il fenomeno farebbe quindi la differenza nei conti pubblici. I grandi produttori (Philip Morris, Bat e Japan Tobacco) hanno sempre detto di aborrire il contrabbando. Ma a ben vedere la quota delle sigarette "imitate", di provenienza cinese, sono una piccola parte del giro illegale. Sul resto grava il sospetto che in qualche maniera finisca per ingrossare il giro d’affari delle tre sorelle del tabacco. Per disinnescare il contrabbando basterebbe accompagnare il viaggio delle sigarette dalla fabbrica al consumatore con sistemi più moderni. Per esempio: con fascette del Poligrafico con dentro un piccolo "cip", o qualcosa che permetta la loro tracciabilità. Sistemi adottati di recente da Turchia, Canada, Brasile e California. Ma che da noi faticano a entrare.