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 2012  luglio 12 Giovedì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - ANNA MARIA TARANTOLA NOMINATA PRESIDENTE DELLA RAI


ROMA - La Commissione di Vigilanza Rai ha dato il via libera, dopo le polemiche 1 dei giorni scorsi e il voto del Cda 2, alla nomina di Anna Maria Tarantola, già vicedirettore generale della Banca d’Italia, a presidente dell’azienda di Viale Mazzini. I voti favorevoli sono stati 31, nessun voto contrario, una scheda nulla e due bianche. Il quorum richiesto era di 27 voti. Sei le assenze: i tre consiglieri leghisti, i due dell’Italia dei valori e il radicale Beltrandi.
Non è stato un percorso sereno quello della nomina del nuovo consiglio di amministrazione. Tre giorni fa c’era stata l’approvazione della nomina di Tarantola da parte del cda, con l’astensione del consigliere Verro del Pdl. In commissione, in precedenza, c’era stato anche uno scontro istituzionale 4 fra il presidente del Senato, Renato Schifani e quello della Camera, Gianfranco Fini per la sostituzione "in corso d’opera", da parte di Schifani, di un commissario Pdl
che aveva annunciato un voto diverso rispetto alle scelte indicate dai capigruppo di Camera e Senato. Oggi Fini ha battuto le mani appludendo la nomina, dopo esserne venuto a conoscenza da Lucia Annunziata che ha interrotto la presentazione del libro ’Lotta di tasse-Idee e provocazioni per una giustizia fiscale’ di Francesco Delzìo in corso alla Camera, per dare la notizia.
Più ostico Pier Luigi Bersani: "Mentre la gente vive i problemi che conosciamo, vedo che l’intero gruppo del Pdl si muove verso palazzo Chigi e viene ricevuto per discutere di Rai, capitolo ’pesi e misure’. Se il Pdl ritiene di essere il padrone della Rai vorrà dire che il canone se lo pagherà lui", ha detto il segretario del Pd.
Un "caloroso benvenuto" unito alla convinzione che Anna Maria Tarantola "riuscirà a governare la Rai in piena autonomia nell’interesse esclusivo del servizio pubblico", è arrivato invece subito da Paolo Garimberti, presidente uscente. "Avendo avuto l’occasione di conoscerla in questo periodo di transizione ne ho potuto apprezzare le qualità umane e le capacità professionali di cui la sua carriera è la miglior testimonianza".
L’auspicio di Garimberti è che il nuovo presidente di viale Mazzini "riesca a dare alla Rai una governance più snella ed efficace che consenta all’azienda di essere competitiva". E non trascurando neanche l’ultimo giorno da presidente Rai il suo cavallo di battaglia, Garimberti spera anche che Anna Maria Tarantola "abbia successo nella battaglia contro la piaga dell’evasione del canone che con tanta veemenza ho personalmente combattuto in questi tre anni". E infine, "l’ultimo augurio che le faccio, ma non per importanza, è quello di poter lavorare senza troppo ’rumore’ intorno".
Soddisfazione anche da parte del presidente Sergio Zavoli che dopo le votazioni ha detto: "Da oggi la Rai e il servizio pubblico sono una realtà diversa. Ma per legittimare ogni aspetto strutturale della nuova governance potrebbe occorrere una seconda fase, quando la vigilanza sarà tenuta a proseguire il proprio compito istituzionale indirizzando l’iter del processo rifondativo".
La lunga stagione di nomine si è conclusa. Per Carlo Verna, segretario dell’Usigrai, "finalmente la Rai ha un vertice con cui potremo confrontarci. La sua è missione possibile, è più fortunata di Paolo Garimberti, che ringraziamo per il lavoro svolto, avendo un quadro di numeri agibile dalla sua parte, visto quanto è decisivo in cda il voto del rappresentante del ministero del Tesoro, omogeneamente espresso da Monti. Sfrutti bene questa opportunità - ha concluso Verna - al di là di ogni diatriba sui poteri". Secondo Giorgio Merlo, membro della commissione Vigilanza Rai in quota Pd, le priorità della nuova Rai "sono quelle di contenere i costi, conservare il pluralismo contro ogni tipo di faziosità e rilanciare la qualità dei palinsesti", ha detto lasciando palazzo San Macuto dopo il voto.

(dal video ritratto di Polidori)

Entrata in Bankitalia a 26 anni, nel 1971 messa in Vigilanza da Draghi, due figlie una fresca di laurea a Milano, l’altra medico in Germania. È già nonna. Sa tutto di bilanci, regole copntabili e banche e vita aziendale, ha calcolato che la sottovalutazione delle donne nel mondo del lavoro pesa per il 7% del pil. Appassionata alla follia di musica lirica. Rivoluzionato la governance in Bankitalia. «Guarda avanti e mai indietro» basta crederci.

CORRIERE.IT - PAOLO CONTI
ROMA - Si sblocca finalmente il nodo Rai. La Commissione di Vigilanza Rai ha dato il via libera alla nomina di Anna Maria Tarantola a presidente dell’azienda di Viale Mazzini. I voti favorevoli sono stati 31 su 40 componenti della Commissione e nessun contrario, una scheda nulla e due bianche. I parlamentari dell’Idv e della Lega non hanno preso parte alla seduta. Il quorum richiesto era di 27 sì, i due terzi della commissione.
PDL - Il Pdl ha dunque deciso di dare il suo voto favorevole alla nuova presidente. Entrando nella riunione, il capogruppo del Pdl Alessio Butti ha spiegato: «Vigileremo sul rispetto della legge. Il Popolo della Libertà ribadisce la propria convinzione in materia di conferimento delle deleghe e poteri al presidente della Rai e di prerogative del Parlamento. Ha condotto la propria battaglia in modo trasparente e in netta coerenza con la giurisprudenza costituzionale che prevede in modo inequivocabile che i poteri del cda Rai sono stabiliti per legge e si fondano sulla collegialità quale strumento operativo». Nessuna certezza sull’accordo tra Pdl e Monti. Ma si parla di una suddivisione tra la materia editoriale (nomine per i tg, le reti, le strutture legate alla programmazione) che resterebbe competenza sia del Consiglio che del presidente e del futuro direttore generale, Luigi Gubitosi, e invece la materia economico-finanziaria, sulla quale presidente e direttore generale avrebbero ampi spazi di azione autonoma.
BERSANI - Molto irritato il Pd, dopo il vertice Monti-Pdl sulla Rai. Dice Pier Luigi Bersani: <Mentre la gente sta vivendo i problemi che sappiamo, ho visto che il gruppo dirigente del Pdl si è mosso verso palazzo Chigi, ed è stato ricevuto, per discutere di Rai. Pesi e misure. Se il Pdl ritiene di essere il padrone della Rai, vorrá dire che il canone lo pagano loro...» La questione delle deleghe da affidare a Tarantola (la richiesta iniziale di Monti era di affidare al nuovo presidente potere di firma sui contratti fino a 10 milioni di euro e la libertà di nominare i dirigenti non giornalistici di prima e seconda fascia) ora approderà in Consiglio. E l’operazione non si annuncia comunque semplice proprio perché manca ancora un accordo di fondo, come dimostra la reazione di Bersani..

AGI - RITRATTO DI ANNA MARIA TARANTOLA
(AGI) - Roma, 12 lug. - Dall’austera sede di Bankitalia, dove ha sino ad oggi svolto compiti di vicedirettore generale, al palazzone di viale Mazzini dove hanno sede gli uffici del vertice Rai, e dove siedera’ sulla poltrona di presidente. Anna Maria Tarantola e’ nata a Casalpusterlengo (Lodi) il 3 febbraio 1945, sposata, due figlie. Laurea in Economia e Commercio all’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e’ vicedirettore generale della Banca d’Italia dal 20 gennaio 2009. Nel corso della sua carriera ha coperto diversi incarichi in Italia e all’estero, rappresentando la Banca in diversi comitati come il Banking Supervision Committee, il Comitato di Sicurezza Finanziaria, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Dopo la laurea, con tesi sulle "Teorie neoclassiche e keynesiane di fronte ai problemi monetari internazionali", ha proseguito gli studi come ricercatore presso la London School of Economics per il conseguimento del titolo di Master of Philosophy in Economics. Il suo arrivo in Bankitalia risale al 1971, prima destinazione l’Ufficio Vigilanza I della sede di Milano. Nominata nel 1996 direttore della succursale di Varese, nel 1998 e’ tornata alla sede di Milano come titolare della Direzione Intermedia di Vigilanza-Cambi. Dal 2002 al settembre 2005 e’ stata direttore della filiale di Brescia e successivamente della sede di Bologna. Ad aprile 2006 e’ stata nominata Funzionario generale preposto all’Area Bilancio e controllo con la qualifica di Ragioniere generale; nel febbraio 2007 ha assunto la carica di Funzionario generale preposto all’Area Vigilanza bancaria e finanziaria, mantenendo fino al luglio 2008 l’interim della sovrintendenza dell’Area Bilancio e controllo. In ambito accademico e’ stata docente a contratto di Controlli pubblici nel settore creditizio presso l’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Autrice di pubblicazioni in materia bancaria e finanziaria e su temi delle economie locali. Diverse le onorificenze, tra cui quella di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nel 2009.
L’8 giugno il premier Mario Monti l’ha indicata come futuro presidente Rai. Da allora e’ occorso poco piu’ di un mese perche’ quell’indicazione si traducesse in realta’ con il votop di oggi in commissione di Vigilanza, dove ha ottenuto il consenso di 31 dei 40 commissari. L’attende un ruolo di presidente con deleghe maggiori, anche per peso decisionale, dei suoi predecessori. (AGI) .