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 2012  luglio 10 Martedì calendario

PERISCOPIO


Quando ero giovane, tutte le volte che si doveva andare a votare, si diceva: votiamo Pci ma è l’ultima volta, eh? Anno dopo anno, con la stessa dichiarazione di voto, sono diventato vecchio. È cambiato soltanto il nome del partito. Votiamo Pds ma è l’ultima volta, eh? Votiamo Ds ma è l’ultima volta, eh? Votiamo Pd ma è l’ultima volta, eh? Ne abbiamo viste di tutti i colori. Bilaterali suicide. Mani tese a Silvio Berlusconi. Leggi sul matrimonio gay mai fatte. Approvazione di riforme contro i lavoratori. Mancato rinnovamento dei quadri dirigenti. Voglia di avere banche. E fermiamoci qui, prendendo in considerazione solo gli errori più clamorosi. Claudio Sabelli Fioretti. Io Donna.

A dispetto delle apparenze, mia prozia Imelde era sposata, sia pure senza figli. La mancata maternità che lei considerava un castigo divino e le altre donne del parentado, smunte e affaticate da numerosa prole, una grazia, spiega il suo comportamento da zitella, impicciona e fanatica. Suo marito Ettore era l’esatto opposto. Lui amava pubblicamente la vita, le barzellette, le grandi tavolate, l’opera lirica e i cori. Nella sua buia bottega fabbricava e riparava ottoni con forza e perizia. Dall’Abetone alla Bassa, tutti i musicanti erano suoi clienti. Era impagabile nel ridonare forma, fiato e splendore a bombardini, trombe, tromboni e cornette accartocciati dalle zampe del cavallo o dalle ruote della giardinetta da cui, insieme con i suonatori sbronzi, erano franati in curva, sulla via del ritorno, dopo sagre, matrimoni, feste patriottiche e funerali. Guglielmo Zucconi: La divisa da Balilla. Edizioni Paoline.

Giorgio Napolitano pare abbia detto: «Ma che fa l’Ufficio Silenziatori & Sordine? E Bersani, il suo vicemonito, non partì?». «Sì, partì ma, come sempre nessuno se ne accorse». «S’avverta la libera stampa di dare il massimo rilievo. Ma devo insegnarvi tutto io? Abbiamo uno staff che nemmeno la Casa Bianca e Buckingham Palace, e a me che mi serve? A pettinare il pennacchio dei corazzieri? Si proceda a sopire, a troncare, s’insista sull’unanime consenso... Dove sono i prodi azzurri?». «Ehm, volendo sottilizzare, essi non hanno proprio trionfato, anzi hanno buscato quattro ispaniche pere...». «Che si festeggi ugualmente: le vittorie le decido io! Le indagini le coordino io! I governi li faccio io! I sondaggi li scrivo io! Gli elettori sono io!». Marco Travaglio, Il Fatto quotidiano.

Se facciamo qualcosa di serio per l’evasione fiscale, ci sono Regioni dell’Italia del Sud che vanno al collasso. L’Italia non è un paese unico, ma due. Nel Nord c’è un’area competitiva con la Baviera. Il Sud è completamente diverso. E non è una questione di razzismo: io sono ebreo e non posso essere razzista per una questione fisiologica. Ma per essere competitive, alcune aree dell’Italia hanno bisogno di essere al di fuori della legalità. Carlo De Benedetti, discorso alla London School of Economics.

Su Lusi e Penati andremo giù col Napalm, perché siamo al di là del bene e del male, siamo nel campo della criminalità. Ma con grande rispetto per chi cucina i cappelletti o fa volontariato come i militanti Pd di Bagnacavallo, in Emilia, con cui parlavo, qualche sera fa. Una signora, ostetrica, mi ha chiesto: vorrete mica criticare Bersani? Certo che sì. Serve un Bersani meno bollito. Luca Telese, presentando il suo futuro quotidiano, Pubblico. Tempi.

Italiani, fate anche voi la vostra spending review. Acquisti all’estero. Vacanze all’estero. Medicine e cure all’estero. Costa tutto meno. Dal blog di Gianni de Felice.

Non sono di sinistra e neanche di destra, ma la storia del bunga bunga è ridicola. Chi ha i soldi vive così, affari loro. Altrimenti andrebbero indagati anche i direttori di giornali che si scopano la segretaria e poi la promuovono. Fabrizio Corona. Il fatto quotidiano.

Gli orgasmi senili, per rari e difficoltosi che siano, sono di specie migliore che non le rapide effusioni di gioventù. Sismi ondulatori più che sussultori, prodigi d’una protratta, quasi femminea, voluttà. Gesualdo Bufalino: Bluff di parole. Bompiani.

Non mi piaceva dove ero nato e la situazione in cui ero nato. Invece di odiare chi ce l’aveva fatta, volevo essere uno che ce la faceva. Flavio Briatore. Panorama.

Solo le parole contano. Il resto sono chiacchiere. Ionesco.

I pesci si sottraevano alla piena invadendo i sottoboschi ricchi di vermi e di teneri germogli. Soprattutto le carpe grufolavano tra i rovi e gli erbaccioni, qualche volta sporgendo con schiene di impressionante grandezza. Giovanni Brera: Storie dei lombardi. Baldini&Castoldi.