Marco Livi, ItaliaOggi 11/7/2012, 11 luglio 2012
Ntv fa autogol con la pubblicità La stazione Tiburtina deserta respinge i potenziali clienti [Italia Oggi è l’unico giornale nazionale diffuso in edicola che si interessa, in un apposito fascicolo quotidiano (questo, appunto), di pubblicità e di comunicazione
Ntv fa autogol con la pubblicità La stazione Tiburtina deserta respinge i potenziali clienti [Italia Oggi è l’unico giornale nazionale diffuso in edicola che si interessa, in un apposito fascicolo quotidiano (questo, appunto), di pubblicità e di comunicazione. È quindi un giornale che spesso, istituzionalmente, analizza le campagne pubblicitarie o comunicazionali]. Oggi mettiamo sotto la lente critica la pagina contro le Fs dell’Ntv («l’altra compagnia di Alta velocità ferroviaria in Italia», quella che fa correre i treni Italo). Per quel poco che li conosciamo, non possono essere stati Luca Cordero di Montezemolo e men che meno Diego della Valle, due che di comunicazione se ne intendono come pochissimi in Italia, a promuovere, soprattutto nella forma e nei modi visti, la pagina di pubblicità boomerang che l’Ntv ha pubblicato su due quotidiani per protestare contro le condizioni della stazioni Tiburtina e Ostiense di Roma che sono, appunto, le stazioni di attracco e di partenza dei suoi treni nella capitale. Per capire che non siano stati Montezemolo e Della Valle a volere o ad autorizzare questa iniziativa, basta guardare la foto che pubblichiamo qui accanto e che figura, in bell’evidenza, nella pagina di pubblicità a pagamento dell’Ntv. La foto è corredata dalla didascalia che dice: «Tiburtina: ore 9 del mattino. Piastra deserta. Qui dovevano transitare dalle 150 alle 300 mila persone al giorno. Ce n’è una sola». Anziché un luogo animato e pulsante, la stazione Tiburtina, dice proprio l’Ntv, è un deserto, privo dei negozi annunciati. Pertanto, questa è la drammatica, perché implicita, conseguenza comunicazionale, la stazione Tiburtina, abbandonata com’è, è anche un pericolo per i pochissimi passeggeri che la frequentano al fine di salire o scendere dai treni Italo. Un autogol clamoroso. Con questa affermazione poco meditata chi ha concepito questa pagina è riuscito a fare due gol con un tiro solo, a danno dell’Ntv. Primo, perché la pagina a pagamento dell’Ntv si fa capire che la stazione Tiburtina (che è quella, appunto, dove si prendono i treni dell’Ntv a Roma) è una stazione pericolosa. Infatti un grande spazio, monumentale, che è anche deserto, oltre che inutile, è pure, inevitabilmente pericoloso. Comunicare questa circostanza a dei passeggeri che hanno l’alternativa fra prendere a Roma i treni ad alta velocità delle Fs, in una stazione (Termini) che è più centrale, più servita (questo lo sanno anche i passeggeri) e più sicura (questo invece lo evidenzia l’Ntv con la sua pagina boomerang) e quella di prendere e i treni ad alta velocità dell’Ntv in una stazione decentrata, più difficile da raggiungere, deserta (e quindi pericolosa) è un autogol di fattura sopraffina che non è certo a portata di tutti, per realizzare il quale, insomma, ci si deve pensare parecchio (o non pensare per niente). Aggiungasi, secondo punto, che dire, e far vedere (a pagamento, tra l’altro) che dalla stazione della capitale dalla quale partono i treni dell’Ntv c’è un solo passeggero alle nove del mattino, significa anche comunicare subliminalmente, cioè nel modo più efficace, il falso, a danno della stessa azienda inserzionista. Con questa inserzione infatti si comunica il dato (fortunatamente falso; ma pubblicizzato dall’Ntv stessa come se fosse vero) che i treni dell’Ntv che partono da Tiburtina, se ne vanno via vuoti. In caso contrario, almeno i suoi passeggeri in arrivo o in partenza si sarebbero dovuti vedere da qualche parte. E invece non ce ne sono in giro. Lo dice, anzi lo fa vedere l’Ntv stessa, per di più a sue spese. Alle nove del mattino infatti, di passeggeri, alla Tiburtina, ce n’era infatti uno solo (carta canta) e tra l’altro, a dire il vero, non si sa nemmeno se sia un passeggero o, magari, solo un uomo delle pulizie. Bingo!