Carlos Garcia, ItaliaOggi 11/7/2012, 11 luglio 2012
Poliziotti e prostitute alleati contro le multe Anche loro hanno un mutuo, bollette da pagare, figli da mantenere
Poliziotti e prostitute alleati contro le multe Anche loro hanno un mutuo, bollette da pagare, figli da mantenere. E anche loro sono vittime di una crisi che sta devastando la Spagna. Per questo sono scese in piazza, o meglio sarebbe dire per strada, sul loro posto di lavoro, in segno di protesta contro le multe che banalizzano i loro guadagni. Una trentina di prostitute ha manifestato sul ciglio della statale 2, che da Barcellona parte per Madrid, contro la legge che prevede salate sanzioni per le professioniste del mestiere più antico al mondo, tra i 2 mila e i 3 mila euro ogni volta. Cifra destinata ad aumentare con le nuove norme contro il meretricio di strada che il governo catalano vorrebbe approvare entro la fine di quest’anno. Hanno manifestato al grido di «Non siamo criminali», «Vogliamo lavorare» e «Stop alle multe», mentre alcune decine di metri più in là qualche loro collega faceva la crumira e, incurante della protesta, era dedita al lavoro. «Questa legge», dice una di loro, «viola i nostri diritti, non dà delle risposte e rende vittime le donne costrette a esercitare la prostituzione, il che è doppiamente grave». Le manifestanti hanno chiesto un incontro all’assessore regionale competente, Felip Puig, accusato di avere varato questa normativa senza avere prima sentito il parere dei cittadini. Gli affari delle prostitute non sono a rischio solo per le multe che devono pagare loro, ma anche per il giro di vite sui clienti, a loro volta sanzionati. «Hanno paura», lamenta un’altra lucciola, «e non si fermano più». C’è, poi, una questione di sicurezza: non di rado vengono aggredite o derubate, «e in quei casi», continua, «la polizia non si vede mai». Nell’ultimo mese e nella sola Cataluña, dove lavorano più di 400 prostitute, i Mossos d’Esquadra, gli agenti della polizia autonoma, hanno comminato un centinaio di sanzioni. Questa volta, però, è stato diverso: la protesta delle lucciole ha coinciso con quella convocata dai sindacati dei poliziotti, stanchi di staccare multe sul ciglio della strada anziché occuparsi della sicurezza stradale. Hanno marciato insieme, per una volta, lasciando da parte per qualche ora la propria attività.