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 2012  luglio 11 Mercoledì calendario

IL TRAFFICO È UN INCUBO, PAROLA DI SATELLITARE

È Roma la capitale del traffico italiano. Con ben 42 minuti di ritardo accumulati su tragitti di un’ora, si attesta al terzo posto della classifica europea delle città più congestionate. Colpa anche degli infiniti lavori, delle continue manifestazioni e delle flotte di auto blu. Peggio della Città Eterna solo Varsavia e Marsiglia mentre nella top 20 entrano anche Milano, che registra una riduzione della congestione pari al 5 per cento e scende dalla settima al dodicesima posizione, Napoli (16) e Torino (17). Il panorama delle città europee più trafficate è stato fotografato dall’Osservatorio sul Traffico TomTom.
Ma quanto tempo perdono i romani in coda con la propria auto? La risposta arriva dai ricercatori dell’azienda olandese, ed è tutt’altro che incoraggiante: fino a tre anni di vita, minuto per minuto, passati costantemente in fila, pari a una media di 15 giorni all’anno e a 75 minuti quotidiani. La ricerca si basa sui tempi di percorrenza reali rilevati dai veicoli in circolazione sulla rete stradale di tutta Europa. Le rilevazioni del database di TomTom sono state effettuate ogni trimestre e le variazioni segnalate sono frutto del confronto tra il primo trimestre del 2011 e lo stesso trimestre del 2012.
Tra le 31 città analizzate, a Varsavia va la palma della la città più trafficata d’Europa: supera Marsiglia di un solo punto percentuale sul livello di congestione delle strade: gli spostamenti in auto nella capitale della Polonia, infatti, si allungano in media del 42% rispetto ai momenti in cui le strade sono libere, mentre nella città francese i tempi si dilatano del 41%.
Roma e il suo hinterland si confermano invece le più congestionate d’Italia, staccando di quasi 10 posizioni Milano e ottenendo la «medaglia di bronzo» europea, battendo Parigi (al quinto posto), Londra (ottavo), Stoccolma (nono) e Amburgo (decimo). Rispetto agli anni precedenti si noterebbe un leggero miglioramento (il traffico nel complesso è diminuito del 4% circa), ma l’incremento medio dei tempi di viaggio si attesta comunque attorno al 34%, con picchi addirittura del 76% nella prima mattina.
Insomma, fa notare l’Osservatorio, un vero incubo per gli automobilisti romani, che tra raccordo anulare bloccato, lavori in corso, manifestazioni in ogni dove e auto blu che gremiscono le strade, devono rassegnarsi a perdere circa tre anni della loro vita nel traffico. Se la cava meglio Milano, che figura nella «top five» delle città con maggiore contrazione del traffico (pur risultando più intasata della ben più grande Berlino, in tredicesima posizione): gli aumenti dei tempi di percorrenza passano dal 31% al 26% permettendole di scalare dalla settima alla dodicesima posizione. Anche Napoli ottiene un miglioramento e passa dal tredicesimo al sedicesimo posto, ma ottiene tuttavia la palma della capitale della lentezza: la velocità media tra strade urbane, strade di scorrimento e strade extraurbane raggiunge a malapena i 45 chilometri orari.
Torino invece è l’unica città italiana in controtendenza: sale di una posizione, collocandosi al diciassettesimo posto, ma mantenendo un indice di congestione del 23 per cento, pari a quello di Monaco di Baviera.
«Nel corso degli anni, con l’aiuto dei nostri utenti, abbiamo costruito il database più grande e più accurato con i tempi di percorrenza di tutto il mondo», afferma Luca Tammaccaro, vice presidente TomTom Italy. Tra gli altri dati rilevanti da segnalare a livello europeo, l’area urbana di Bradford - Leeds nel Regno Unito è quella che ha registrato il maggior incremento di traffico, con una impennata del 5% dei tempi di percorrenza.