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 2012  luglio 11 Mercoledì calendario

Paolo Garimberti ha lasciato Viale Mazzini dopo tre anni di presidenza molto apprezzata da gran parte del mondo politico

Paolo Garimberti ha lasciato Viale Mazzini dopo tre anni di presidenza molto apprezzata da gran parte del mondo politico. Ma il suo addio passerà anche alla micro-cronaca di Viale Mazzini per l’ultimo, deciso «no» legato al valzer delle stanze dei consiglieri di amministrazione. I fatti, tutti confermati al settimo piano da chi «abita» in quei corridoi. Il consigliere uscente e neo-rientrante Guglielmo Rositani, Pdl ex An, tre giorni fa (poco dopo la sua conferma da parte della Commissione di vigilanza che lo ha votato in quota centrodestra) è entrato nella stanza di Nicola Claudio, direttore della segreteria del Consiglio e capo staff della presidenza: «Sei pregato di preparare le casse con le tue carte, ho deciso di trasferirmi qui». Come consigliere anziano, Rositani riteneva di aver diritto a quella collocazione, occupata a suo tempo da Sandro Curzi (per la stessa ragione) e poi da Nino Rizzo Nervo (dimissionario a febbraio). Paolo Garimberti è stato irremovibile: «No, Nicola, non ti muovi di lì». E Rositani (giovedì scorso ha ricevuto nelle sue stanze Rai la visita della Guardia di Finanza che ha sequestrato il materiale sulle sue note spese per l’inchiesta aperta dalla procura di Rieti) è rimasto nel suo ufficio. Dettaglio tecnico non di secondaria importanza, anzi: se Rositani si fosse spostato, sarebbe stato «vicino» di Anna Maria Tarantola. La stanza appartiene all’«appartamento» della presidenza, protetto da una porta rispetto al resto del settimo piano (stesso trattamento ha la direzione generale). Curzi aveva costituito un’eccezione perché, prima dell’elezione di Claudio Petruccioli, da consigliere anziano fu presidente pro-tempore per tre mesi. Garimberti ha voluto proteggere il nuovo presidente da possibili «violazioni di privacy» durante il lavoro. L’area presidenziale ora resta a disposizione di Tarantola: senza alcun consigliere più o meno anziano in circolazione. In quanto al resto, Rodolfo de Laurentiis (Udc) ha lasciato la sua stanza spostandosi in quella lasciata libera dalla leghista Giovanna Bianchi Clerici (affaccia su viale Mazzini ed è più luminosa). Antonio Verro non si è mosso dal suo ufficio. Tutti gli altri nuovi consiglieri (Gherardo Colombo, Antonio Pilati, Benedetta Tobagi, Luisa Todini e Marco Pinto nominato dal ministero dell’Economia) non hanno ancora un ufficio. Ma è tutto da decidere e da stabilire. Questo Cda, se affiderà le deleghe al presidente Tarantola, si riunirà una o due volte al mese. E qualcuno, all’esterno e all’interno della Rai, pensa che stanze e segreterie non siano proprio così indispensabili...