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 2012  luglio 09 Lunedì calendario

Quattromila donne e un solo amico - Michael Philip Jagger, per tutti Mick, per i genitori Mike, è un enigma che molti hanno tentato di risolvere

Quattromila donne e un solo amico - Michael Philip Jagger, per tutti Mick, per i genitori Mike, è un enigma che molti hanno tentato di risolvere. Invano. Neppure Keith Richards, il suo compare nei Rolling Stones, c’è davvero riuscito, come testimonia il suo memoir «Life» (Feltrinelli), che parla di Jagger lungamente. Senza riuscire a spiegarlo, alternando ironie molto «british» a un sottofondo di ammirazione. Ora ci prova, se non a spiegarlo, almeno a raccontarlo, Christopher Andersen, in un libro che esce domani con l’editore Sperling & Kupfer e che si intitola semplicemente «Mick Jagger». Andersen, americano, scrive biografie e le trasforma in best-seller: si è dedicato alle famiglie reali, ai Kennedy, ai Clinton, agli Obama e ai personaggi della saga W i n d s o r, buoni ultimi i giovani William e Kate. Non stupisce, dunque che la sua storia cominci dal 2003, dal giorno in cui Michael Philip Jagger viene proclamato Sir da Carlo d’Inghilterra. La storia è gustosa, perché il conferimento dell’onorificenza sembra sia stato caldeggiato dal Primo Ministro Tony Blair, che ama i Rolling Stones e considera Jagger un modello a cui ispirarsi, e abbia disgustato la Regina, che per non incontrare il corruttore della gioventù (e soprattutto, si dice, di sua sorella Margaret) abbia deciso proprio quel giorno di sottoporsi a una piccola operazione chirurgica. Carlo si ritrova dunque di fronte a Mick Jagger e lo tocca sulle spalle con la spada appartenuta a Giorgio VI per una brevissima cerimonia che segna la storica riconciliazione tra l’establishment britannico e l’ambiguo protagonista della colorata e trasgressiva Swinging London. Chi aveva vinto, e chi era stato sconfitto? Stava rientrando nei ranghi, il vecchio luciferino e androgino idolo delle folle, ormai nonno, miliardario, conservatore? O era l’altissima società che si piegava davanti al talento del figlio dell’insegnante di educazione fisica e della parrucchiera di Dartford, nel Kent, e lo accoglieva tra i suoi? Lui provò a cavarsela con una battuta: «Rolling Stones a parte, la Regina è il meglio della Gran Bretagna». Ma Keith Richards non ebbe dubbi: «Non permetterei a un membro di quella famiglia di avvicinarmisi con un bastone, figuriamoci con una spada». E quando qualcuno provò a dire a Jagger che l’altro non era felice che lui avesse accettato il titolo, lui replicò: «Keith non è mai felice di niente». Andersen scrive, giustamente, che per «il leggendario Don Giovanni» la relazione più importante e duratura è stata quella «con un altro uomo, il quale oltretutto afferma di non capirlo affatto: Keith Richards», e poi farcisce le sue quasi 400 pagine di storie d’amore e (soprattutto) sesso con dovizia di particolari. Alcuni francamente divertenti, com’è il gossip quando svela la fragilità delle celebrità. La gelosia di Nicolas Sarkozy (e prima ancora di Eric Clapton) per il lungo e intermittente rapporto con Carla Bruni: «Sono stata solo una delle 4000 fortunate - avrebbe detto lei – ma mi sarebbe piaciuto diventare la signora Jagger». O la storia con la brasiliana Luciana Gimenez Morad, che lo fa diventare padre per la settima volta e fa naufragare il suo secondo matrimonio con la top model Jerry Hall. E il corteggiamento di Angelina Jolie, invitata dalla di lei madre a concedersi alla matura rockstar, senza – pare – risultati apprezzabili. Le mail e le telefonate per Britney Spears, che avrebbe reagito con sorprendente buon senso: «Ma per l’amor di Dio, ha l’età di mio nonno!». È una storia abbastanza tipica di rivincita sulla propria adolescenza solitaria, piuttosto comune tra le rockstar: certo, Jagger, che sta per compiere 69 anni, l’ha portata un po’ oltre i limiti. Le droghe sono state per lui un diversivo minore e tutte le altre trasgressioni, molto esibite, sono state per i Rolling Stones strumenti di marketing, per distanziarsi e distinguersi dai «bravi ragazzi» Beatles: la conquista delle donne più belle del mondo (e anche di alcuni uomini) è, a sentire Andersen, la sua vera passione. Ma sempre dietro alla musica, va ricordato: e i 50 anni trascorsi dal primo concerto dei Rolling Stones, avvenuto il 12 luglio 1962, lo dimostrano. In fondo lui e i Rolling Stones sono ancora lì, e l’anno prossimo potrebbero addirittura tornare a manifestarsi dal vivo.