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 2012  luglio 02 Lunedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE “REGINA

VITTORIA”

Il Giubileo è un’altra «tradizione inventata», che la regina Vittoria trasse dal Vecchio Testamento [RICHARD NEWBURY, La Stampa 3/6/2012]

ALBERGHINI Marina – Gatti di potere. I gatti consiglieri dei Grandi della Terra. Bibliografia. Mursia, Milano 2012. (con i consigli sui gatti della regina Vittoria)

La regina Vittoria era fotografa in Michele Smargiassi, la Repubblica 25/2/2012

MACK SMITH Denis - Vittorio Emanuele II. Note. Indice dei nomi. Laterza. Bari, 1973. NAPOLIX B2
In Appendice, le pagine di Diario della Regina Vittoria scritte in occasione della visita di Vittorio Emanuele II, Cavour e Massimo d’Azeglio (30 novembre - 6 dicembre 1855) con ritratto di Vittorio Emanuele II eseguito dalla Regina Vittoria (pag. 356)

Vittoria e il cavallo Diamond Jubilee, che gli era stato regalato nel 1900 dal figlio per il 60° di regno (“Diamond Jubilee”)

Palazzo di Lancaster House dove ora si tengono le conferenze internazionali ma che fu parecchi decenni fa la residenza favorita della regina Vittoria. [Paolo Filo della Torre, la Repubblica 30/4/2011]

L’usanza del saluto dal balcone reale risale al 1858, quando la regina Vittoria volle che la primogenita Vittoria e lo sposo Federico III ringraziassero così i sudditi. Chi, n. 19, 11/05/2011, pp. 34-35

Quando nasce la dinastia dei Windsor?
Nel 1901. Il 10 febbraio 1840 la regina Vittoria, ultima monarca del casato degli Hannover, si unisce in matrimonio con Alberto di Sassonia Coburgo Gotha Wettin nella cappella di St James Palace. Alla sua morte, dopo un regno durato 63 anni 7 mesi e 2 giorni, la Corona passa al suo figlio primogenito, il Principe di Galles, che regna con il nome di Edoardo VII a partire, appunto, dal 22 gennaio del 1901. [ANDREA MALAGUTI, La Stampa 29/4/2011]

La regina Vittoria scelse suo marito Albert in quella che Bismarck aveva definito «la stazione di monta d’Europa», cioè la casa d’Assia. Fu lui a creare il Vittorianesimo alleando la monarchia con i prosperosi creatori dell’«Officina del mondo». Il primo ministro Lord Salisbury dichiarò che quando scopriva quel che pensava la regina, veniva a sapere anche quel che pensava la classe media. Poi Vittoria scelse la bella e bionda danese Alexandra per suo figlio, il futuro Edoardo VII, ma egli preferiva prosperose dark lady come Jenny Churchill, madre del premier Winston, o la signora Keppel bisavola di Camilla. [Richard Newbury, La Stampa 16/4/2011]

La chiamano il "male dei Re" proprio perché l’emofilia era piuttosto diffusa tra le case regnanti europee. La Regina Vittoria d’Inghilterra (nella foto, 1819-1901) era portatrice sana del gene della malattia: quest’ultima, infatti, è legata al cromosoma X e le donne, avendone due, non si ammalano. Sono invece i maschi, che ereditano l’X alterato, a soffrirne: Leopoldo, uno dei figli della monarca, perse la vita per un’emorragia in seguito a una caduta. Il nipote Friedrich morì dissanguato all’età di due anni, mentre gli altri due nipoti, Leopold e Maurice, non superarono, rispettivamente, l’età di 32 e 23 anni. Il male si diffuse, poi, fra i reali di Russia, Prussia e Spagna in seguito ai matrimoni dei discendenti della Regina Vittoria. Anche il principe Alessio Romanov, figlio dello Zar Nicola II e pronipote della Regina, ne soffriva; riuscì a sopravvivere a gravi emorragie, ma fu poi ucciso, a 13 anni, durante la Rivoluzione del 1918. La storia della malattia è stata ricostruita negli anni Settanta, quando gli studiosi attribuirono i disturbi di cui avevano sofferto i discendenti della Regina Vittoria all’emofilia e indagini condotte sul Dna, ricavato dalle ossa dei Romanov, lo hanno confermato. [Adriana Bazzi, Corriere della Sera 13/3/2011]

PENNY BLACK Il Penny Black, primo francobollo adesivo al mondo, nato nel maggio 1840 in Gran Bretagna. Su sfondo nero riproduceva il ritratto della giovane regina Vittoria. Dal quel momento sulle affrancature inglesi sono finiti tutti i regnanti [Mattia Bernardo Bagnoli, La Stampa 20/12/2010]

Nello stesso anno in cui si inaugurava la ferrovia Napoli-Portici, in Inghilterra veniva bandito il primo concorso per un bozzetto del primo francobollo. Tra le oltre 2700 proposte fu scelto il profilo della Regina Vittoria e l’anno successivo, il 1840, e più precisamente il 6 maggio, fu introdotta la prima tariffa postale con affrancatura. Il primo francobollo passò alla storia con il nome di Penny Black [Vittorio Marchis, Avvenire 14/10/2010]

Vittoria partorì con l’epidurale (1885) [Mario Pappagallo, Corriere della Sera 30/06/2010]

La famosa scrivania dove John F.Kennedy venne immortalato con il piccolo John John a un mese dall’attentato fu un regalo della regina Vittoria al 19° presidente Usa Rutherford Hayes [Azzurra Della Penna, Chi, n. 14, 07/04/2010, pp. 38-44 ]

Quando andava in ufficio in New Court, nella City londinese, si sedeva alla stessa scrivania su cui suo bisnonno Lionel aveva tracciato la strategia finanziaria che consentì alla regina Vittoria, prima scettica, di assicurarsi nel 1875 il controllo finanziario del Canale di Suez, arteria dell’Impero. Mario Margiocco, Il sole 24 ore 22/1/2009

Durante i festeggiamenti del Diamond Jubilee, i sessant’anni sul trono della Regina Vittoria, all’Abbazia di Westminster nel 1897, l’allora Principe del Galles, che avrebbe dovuto aspettare di avere 60 anni prima di succedere alla formidabile genitrice, mormorò all’Arcivescovo di Canterbury: «Sono felice di avere un Padre eterno. Ma una madre eterna!».Richard Newbury, La Stampa 14/11/2008

Altri insulti memorabili: la regina Vittoria a William Gladstone («Il signor Gladstone si rivolge a me come se parlasse al pubblico») [Francesco Tortora Corriere della Sera 23 aprile 2008]

Lucien Lelong, couturier della regina Vittoria. [Daria Galateria, la Repubblica 16/10/2007, pagina 37. ]

quando, nel mese di marzo, Garibaldi sbarcò in Inghilterra, per una visita non ufficiale, seicentomila londinesi scesero lungo le strade alle sei di mattina per dimostrare il loro affetto e la loro ammirazione all´eroe del secolo (l´iperbole non è mia è di Philip Gilbert Hamerton): la più grande accoglienza mai attribuita ad uno straniero, prima o dopo di lui. Solo la regina Vittoria si dichiarò «not amused», dicendo che si vergognava di essere la regina di un popolo che faceva simili manifestazioni e Karl Marx scrisse sul suo giornale che era stata tutta una miserabile pagliacciata. Stefano Malatesta, la Repubblica 21/3/2007

KOH-I-NOOR.
Il nome, indiano, significa ”montagna di luce”. Citato per la prima volta in una cronaca del 1304, il diamante (108,93 carati) fu donato alla regina Vittoria d’Inghilterra: fu lei a stabilire che il diamante doveva essere sempre indossato da una donna. MACCHINA DEL TEMPO GENNAIO-FEBBRAIO 2006

1840 Il primo francobollo è nero
Il 6 maggio 1840, in seguito alla riforma delle Poste inglesi, a Londra è emesso il primo francobollo. Viene chiamato ”Penny Black”: un ”penny” è il suo valore, mentre ”black” indica il colore nero dello sfondo su cui è riprodotto il profilo della regina Vittoria. La riforma fa sì che gli inglesi si scrivano di più: da 76 milioni di lettere del 1839 si passò a 169 milioni del 1840 (una crescita del 122 per cento). Con il francobollo si diffondono anche le cassette delle lettere, piazzate davanti alle case. MACCHINA DEL TEMPO maggio 2005

Sembra che anche la regina Vittoria volesse conoscere Anna Swan «la donna più alta del mondo» (due metri e mezzo): quando l’incontrò le chiese di poter passeggiare tra le sue gambe. sb, "Internazionale" 30/1/2004 66.

Jade Jagger, trentunenne figlia del leader dei Rolling Stones, da qualche tempo è a capo della casa di gioielli inglese Garrard. Il marchio di alta gioielleria, che 150 anni fa per volere della regina Vittoria divenne «crown jeweller» (gioielliere della corona), ha firmato gli anelli di fidanzamento di Lady D, Sarah Ferguson e Sophie Rhys-Jones (moglie del principe Edoardo). Sara Carello, "Panorama", 21/11/2002 pagina 310.

Quanto al costume, nel Settecento entrambi i sessi facevano il bagno in tenuta adamitica, ma la regina Vittoria, di cui si intravedevano appena testa e piedi fuori dal suo costume nero, pose fine all’usanza. Richard Newbury, Il Foglio 20/08/1997

L’abito bianco indossato per la prima volta in Gran Bretagna dalla regina Vittoria (era il 10 febbraio 1840). Colors, aprile maggio 1997

Il trono d’avorio regalato alla regina Vittoria nel 1851. Ian Redmond, Gli elefanti, De Agostini

Considera la scheda 51646 su Londra all’epoca della regina Vittoria

Nella storia della famiglia reale il piercing non è una novità: il principe consorte della regina Vittoria, Alberto, se l’era fatto praticare nelle parti intime (da cui il nome ”Prince Albert” di quel particolare modello). R.E., Corriere della Sera, 04/08/1998

la regina Vittoria faceva ricamare su ogni paio "la donna casta e pura mette le mutande per coprire la natura". Luisa Ciuni su Il Giorno del 26/04/01 a pagina 39.

il principe Alberto Vittorio, nipote della regina Vittoria, schivo e poco brillante, sospettato di essere Jack lo squartatore Su la Repubblica del 18/06/01 a pagina 27.

l’amicizia della regina Vittoria con Abdul Karim, indiano di casta non elevata, non è più vista come un capriccio. Lei lo chiamava "munshi" (professore), si faceva insegnare l’hindi e l’urdu, voleva a tutti i costi che dormisse nella stanza accanto alla sua. William Ward su Panorama del 26/07/01 a pagina 131.

Le località balneari preferite dalla regina Vittoria erano l’Isola di Wight e la Costa Azzurra.

I proventi delle vendite serviranno a far fronte alle spese di mantenimento del castello di Balmoral, visto che, non facendo parte delle proprietà della corona (fu regalato alla regina Vittoria dal marito Alberto nel 1852), la regina è costretta a provvedervi con le proprie tasche. Lu. B. su Corriere della Sera del 20/08/01 a pagina 16; anche su Il Messaggero del 20/08/01 a pagina 17; anche su La Repubblica del 20/08/01 a pagina 18.

l’Oriental Circle (un diadema) disegnato dal principe Alberto per la regina Vittoria Laura Laurenzi, "la Repubblica" 14/4/2002, pagina 27.

La storia di Buckingham Palace in 4604

"Royal Lochnagar" (sede del malto prediletto della regina Vittoria) Benedetta Pignatelli, "Panorama", 24/10/2002 pagina 367. piacenza