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 2012  maggio 23 Mercoledì calendario

Va in orbita il Falcon 9 i privati si lanciano alla conquista del cosmo - Alle 3,55 del mattino di martedì, ora della Florida, il decollo del missile Falcon 9 dalla base di Cape Canaveral ha dato inizio a una nuova era dell’esplorazione dello spazio: i voli realizzati da aziende private

Va in orbita il Falcon 9 i privati si lanciano alla conquista del cosmo - Alle 3,55 del mattino di martedì, ora della Florida, il decollo del missile Falcon 9 dalla base di Cape Canaveral ha dato inizio a una nuova era dell’esplorazione dello spazio: i voli realizzati da aziende private. Il Falcon 9 è infatti stato realizzato da SpaceX, l’azienda californiana del miliardario di origine sudafricana Elon Musk che ha vinto un contratto da 1,6 miliardi di dollari per effettuare 12 lanci di razzi tesi a portare rifornimenti alla Stazione spaziale internazionale. Dopo due lanci interrotti a motori accesi - sabato ad appena mezzo secondo dal decollo - il Falcon 9 si è staccato dalla rampa di Cape Canaveral e meno di 10 minuti dopo la capsula-cargo Dragon era in orbita. La parte più di difficile della missione SpaceX inizia ora perché Dragon si dovrà affiancare alla stazione orbitante, che viaggia attorno alla Terra ad una velocità di 17 mila miglia orarie, e giovedì le si dovrà posizionare a 1,5 miglia di distanza per dimostrare le capacità di comunicazione e navigazione necessarie per avvicinarsi fino a 10 metri e quindi attraccare, consentendo agli astronauti di eseguire le operazioni di carico e scarico. Se tutto filerà liscio e il 31 maggio Dragon atterrerà sull’Oceano Pacifico a largo della Florida, Musk potrà vantarsi di aver battuto sul tempo l’acerrimo rivale Richard Branson, fondatore di Virgin, nella corsa a ripetere nel XXI secolo l’impresa di Howard Hughes, il magnate americano che circa cento anni fa si trasformò nel pioniere dell’aviazione civile negli Stati Uniti. A sottolineare la dimensione commerciale di SpaceX c’è il fatto che, nella seconda fase della sua corsa nello spazio, Falcon 9 getterà nel vuoto le ceneri di 300 persone che hanno pagato la Celestis di Houston, in Texas, per essere sepolte nel cosmo. Fra loro ci sono anche James Doohan, l’attore che interpretò Scotty nel serial tv Star Trek, e Gordon Gooper, uno dei sette astronauti selezionati nel 1959 dal presidente Dwight Eisenhower per entrare nel gruppo Mercury che avrebbe partecipato ad ogni tipo di missione umana. Elon Musk parla dell’«alba di una nuova era nell’esplorazione dello spazio» affermando di «sentirsi come se un genio fosse uscito dalla mia schiena» nella consapevolezza che se Dragon porterà a termine la missione SpaceX, potrà ambire a essere la prima azienda privata a portare astronauti nello spazio. Ma la soddisfazione è anche di Charles Bolden, l’amministratore della Nasa, che parla di «inizio spettacolare» e «evento difficile da sopravvalutare» perché l’affidamento ai privati dei voli spaziali a bassa quota è complementare al progetto dell’amministrazione Obama di dedicare le risorse dell’agenzia spaziale all’esplorazione dei Pianeti più lontani, a cominciare da Marte, portando gli astronauti ai limiti del Sistema Solare o riuscendo nell’avveniristica impresa di intercettare gli asteroidi. Ciò che più colpisce del debutto di SpaceX è come l’America adesso si affidi ad un privato per fare concorrenza a Russia, Europa e Giappone. A causa del pensionamento della navetta Shuttle infatti gli astronauti a stelle e strisce devono ricorrere a vettori di altre nazioni per raggiungere la stazione orbitante internazionale, ma SpaceX prospetta la possibilità di porre fine a tale dipendenza, grazie a un privato. Per avere un’idea del costo di tale operazione basti pensare che Musk ha speso circa 1 miliardo di dollari per far decollare il Falcon 9, ottenendo dalla Nasa un contributo aggiuntivo di quasi 400 milioni di dollari.