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 2012  maggio 22 Martedì calendario

IL MICRO CUORE ARTIFICIALE SALVA UN BIMBO DI 16 MESI —

Record mondiale al Bambino Gesù: per la prima volta è stato impiantato il più piccolo cuore artificiale (11 grammi) in un bimbo di soli 16 mesi. È accaduto a marzo nell’ospedale pediatrico capitolino arrampicato sul Gianicolo, ma l’eccezionale operazione è stata illustrata ieri: il bimbo oggi sta bene.
Per capire la delicatezza dell’operazione basta un numero: il micro-cuore artificiale pesa quanto 5 monete da un centesimo ed è un dispositivo all’avanguardia, inventato dall’americano Robert Jarvik (Infant Jarvik2000), composto da una pompa in titanio capace di sostenere una portata di un litro e mezzo si sangue al minuto. Il bambino era affetto da miocardiopatia dilatativa con una grave infezione. L’apparecchio, mai utilizzato in precedenza su nessun essere umano e ancora in sperimentazione, ha avuto bisogno di un apposito permesso per essere impiegato da parte della Food and drug administration (Fda, Usa) e del ministero della Salute. «L’operazione — sottolinea Antonio Amodeo, responsabile dell’équipe che ha eseguito l’intervento — è durata 8 ore, era di estrema complessità ma oggi il bambino gode di ottima salute».
Il paziente aveva «un’infezione del precedente cuore artificiale impiantato purtroppo infausta — ricorda Amodeo —. L’unica soluzione era rimuovere il cuore infetto e utilizzare questo prototipo sperimentale». Il device impiantato è durato 13 giorni. Poi, «una volta eliminata l’infezione — precisa Amodeo — è stato rimesso al bambino il cuore artificiale che aveva all’origine e dopo un mese siamo stati fortunati che ha subito il trapianto finale di cuore». Giuseppe Profiti, presidente dell’ospedale romano di proprietà del Vaticano, dedica il risultato raggiunto «alle popolazioni di Brindisi e dell’Emilia Romagna». Tra i record del Bambino Gesù c’è anche la più alta percentuale nazionale di trapianti pediatrici di rene da vivente, il 40%, rispetto alla media nazionale (10%).
Francesco Di Frischia