Giacomo Galeazzi e Francesco Grignetti La Stampa 19.5.12, 19 maggio 2012
Don Vergari fu inviato a Sant’Apollinare, a due passi da piazza Navona, dal cardinale vicario Poletti per «normalizzarla» negli anni turbolenti del post-Concilio e tanto fu efficace nel riportare la basilica alla tradizione che la vedova di Renatino De Pedis racconta di averla scelta all’ epoca per le nozze e le messe domenicali poiché «era l’unica a Roma coi canti gregoriani»
Don Vergari fu inviato a Sant’Apollinare, a due passi da piazza Navona, dal cardinale vicario Poletti per «normalizzarla» negli anni turbolenti del post-Concilio e tanto fu efficace nel riportare la basilica alla tradizione che la vedova di Renatino De Pedis racconta di averla scelta all’ epoca per le nozze e le messe domenicali poiché «era l’unica a Roma coi canti gregoriani». La procura di Roma indaga sull’ex rettore della basilica di Sant’Apollinare, don Piero Vergari: «Concorso in sequestro di persona», si legge negli atti. […] «Se qualcuno aveva interesse a far sparire qualche traccia ha avuto tutto il tempo per farlo», commenta l’ex sostituto procuratore generale Giovanni Malerba che si occupa del caso Orlandi. E aggiunge: «La Santa Sede non collaborò alle indagini». Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ritiene che «la sepoltura del boss in un luogo destinato a papi e cardinali sia il vero snodo dell’intreccio tra Chiesa, Stato e criminalità che 29 anni fa si è portato via mia sorella». Sant’Apollinare è una chiesa con una storia di primaria importanza. Era la basilica annessa al Pontificio Istituto di studi giuridici, uno dei principali centri di formazione del clero. Nell’edificio ebbe un ufficio riservato Oscar Luigi Scalfaro. Durante le battaglie del referendum sul divorzio il Pontificio Istituto, che ospitava preti studenti e professori, fu per caso sede di incontri con Adriana Zarri e Raniero La Valle, e per intervento del sostituto della Segreteria di Stato Benelli fu in pratica chiuso con l’accusa di essere diventato un «covo di comunisti». L’edificio divenne sede del Circolo di San Pietro, per l’assistenza dei poveri, e nuovo rettore della Basilica fu scelto don Piero Vergari, pragmatico e abile, che nel suo apostolato nelle carceri era entrato in contatto anche con esponenti di spicco della mala romana.