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 2012  aprile 29 Domenica calendario

Il mattone è il bene rifugio Ma a Londra e New York - Scatta la corsa dei paperoni italiani al mattone nei quartieri più ambiti delle grandi città più cosmopolite del mondo

Il mattone è il bene rifugio Ma a Londra e New York - Scatta la corsa dei paperoni italiani al mattone nei quartieri più ambiti delle grandi città più cosmopolite del mondo. La quinta strada a New York, il lungomare di South Beach a Miami, la zona di Kensington a Londra ma anche il Marais a Parigi o il centro di Monaco sono sempre di più nel mirino dei super ricchi italiani. Per molti si tratta della terza o magari della quarta casa, dopo quella principale e quella al mare o sul lago. Si tratta di acquisti, certo ben calcolati, ma che sono in continua crescita, tanto che Scenari Immobiliari stima in 39mila le transazioni a fine 2012 con un balzo a doppia cifra, dell’11,4% rispetto al 2011 contro un mercato in Italia che è fermo. L’introduzione, da parte del governo Monti, della tassa sugli immobili all’estero, che colpisce il mattone oltrefrontiera con un’aliquota dello 0,76% sul prezzo riportato nell’atto di acquisto non ha frenato la ricerca di occasioni fuori dall’Italia. E per l’acquisto del loft nel centro città più alla moda, gli italiani danarosi sono disposti a sborsare fino ai 20-30 mila euro al metro quadro nella pregiatissima Monaco. Ma le quotazioni variano a seconda del Paese e della città. Si parte anche da livelli più bassi con i 4-5mila euro al metro quadro che si possono trovare a New York dove i prezzi sono crollati per la crisi. La corsa al mattone fuori confine non è una prerogativa italiana. È sempre stato un trend seguito dalle classi medio alte di tutto il mondo. Ma gli italiani svettano tra i primi posti di chi acquista. L’alto posizionamento è confermato dal Financial Times. L’autorevole quotidiano della City ha stilato la classifica degli acquirenti delle top location internazionali. Tra i primi in graduatoria figurano sempre i ricchi italiani che comprano il mattone di valore preferibilmente a New York, Londra, Parigi ma anche a Monaco mentre non gareggiano affatto nella corsa per mete come Dubai o Shanghai. Davanti agli italiani si piazzano sempre i super ricchi arrivati dalla Russia e qualche volta inglesi e francesi. A distanza seguono tedeschi e americani ma anche i ricchi greci che preferiscono investire a Londra. Chi sono gli italiani di questa speciale classifica? «E’ la fascia medio alta della società» dice Leo Civelli, ad di Reag Europe, uno dei più importanti valutatori a livello internazionale. «Le paure per la tenuta dell’euro hanno sicuramente spinto i più danarosi a guardare Oltreoceano ma anche alle grandi città europee che sono sempre di moda» spiega Civelli che poi aggiunge: «L’obiettivo è quello di diversificare il portafoglio di investimenti e mettersi al riparo da brutte sorprese. Ma dietro alla voglia delle quattro mura oltre confine ci sono anche motivi di lavoro. In città come New York o Londra c’è poi anche una certa categoria di acquirenti che compra casa per i figli che vanno a studiare in queste città». Sta di fatto che gli addetti ai lavori vedono il trend è in forte crescita. «Gli italiani all’estero aumentano sempre di più soprattutto dopo l’arrivo del governo Monti perché le nuove norme hanno generato una certa paura per gli investimenti in Italia» dice Federico Maria Ionta, ad di First-The Real Estate, uno dei principali operatori immobiliari italiani sul mercato americano. L’esperto racconta di un aumento degli italiani sulla piazza di Miami che è stato di oltre il 20% solo nei primi mesi di quest’anno. «A spingere sulla fuga all’estero è anche la voglia dei ricchi italiani di scappare dalle tasse dell’Italia portando la residenza fiscale all’estero» conferma Civelli.