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 1965  giugno 10 Giovedì calendario

In alcuni istituti già noti gli scrutini – In quasi tutte le scuole medie inferiori e superiori della città si sono iniziati gli scrutini; devono essere terminati entro sabato prossimo

In alcuni istituti già noti gli scrutini – In quasi tutte le scuole medie inferiori e superiori della città si sono iniziati gli scrutini; devono essere terminati entro sabato prossimo. Alcuni presidi hanno concesso agli insegnanti di concludere le sedute di consiglio in questi giorni e di mandare in vacanza con leggero anticipo i loro allievi. I risultati non sono pubblicati ufficialmente, tuttavia gli interessati possono conoscerli in via privata direttamente dai loro professori. È il caso del Sommeiller (corsi diurni per ragionieri) dove su 501 allievi, 267 (pari al 63%) sono promossi, 190 (38%) sono rimandati e 44 (9%) sono respinti. Anche negli altri istituti superiori gli scrutini sono a buon punto: all’Einaudi sono state esaminate 10 classi su 38, all’Avogadro 26 su 63, alla Berti 12 su 24, al Galileo Ferraris e all’Alfieri i lavori si sono iniziati ieri; per ora soltanto i candidati alla maturità sanno se sono stati ammessi o no all’esame di stato. Nelle medie inferiori i presidi hanno inteso la data del 12 giugno come termine ultimo per la pubblicazione dei risultati e quindi di giorno in giorno diminuisce il numero degli studenti impegnati nelle lezioni: alla «Giacosa» le lezioni vengono tenute soltanto più in 9 classi su 24 e nella metà esatta alla «De Sanctis». Tra le prime votazioni conosciute, spicca quella di Elsa Fornero, 17 anni, allieva di IIIB all’istituto tecnico Luigi Einaudi. I voti sono belli (otto «9», in italiano, storia, geografia, merceologia, ragioneria, computisteria, diritto, economia e tre «8» in francese, inglese, matematica): colpiscono soprattutto le circostanze in cui la studentessa li ha riportati. La ragazza proviene dalle scuole tecniche ed ha il diploma di computista col quale terminano gli studi tecnici inferiori. Nel settembre scorso, dopo una preparazione portata a termine in poche settimane, sostenne con profitto l’esame di integrazione e ha dimostrato coi fatti di non risentire le difficoltà del passaggio ad un corso più impegnativo. Tuttavia non è la classica figura della «sgobbona», si limita a studiare tre ore al giorno e mai di sera; questo non per una sua scelta che potrebbe sembrare strana in una ragazza spigliata, ma perché è costretta a coricarsi molto presto in vista di una sveglia che suona sempre all’alba. Elsa Fornero abita a San Carlo Canavese, oltre Ciriè, e giunge a Torino col pullman che parte alle ore 6,30. Mentre alle sue compagne più fortunate è consentito alzarsi anche soltanto una mezz’oretta prima delle lezioni, la «prima della classe» affronta tutti i giorni un noioso trasferimento: un’ora per giungere in corso Giulio Cesare, un altro spostamento per prendere il tram n. 10 e finalmente l’arrivo a scuola. La Fornero ha un sorriso molto dolce e occhi verdi scuri che riflettono la sua modestia: «Non credo di meritare tutte queste attenzioni – diceva – e il mazzo di fiori del prof. Allemano, degli altri insegnanti, di compagni e compagne è stato proprio una sorpresa».