Carlo Mondonico, Novella 2000, n. 6, 09/02/2011, pp. 6-13, 9 febbraio 2011
Dopo Mehcad Brooks, adesso Elisabetta Canalis brucia di passione per Stephen Gilchrist Glover, in arte Steve-O, in onore del personaggio punk del film Fuori di cresta
Dopo Mehcad Brooks, adesso Elisabetta Canalis brucia di passione per Stephen Gilchrist Glover, in arte Steve-O, in onore del personaggio punk del film Fuori di cresta. I due si sarebbero incontrati a un party di Hollywood. Qui in Italia è quasi uno sconosciuto, ma in America è una vera celebrità. È uno degli interpreti di Jackass, la serie trasmessa su Mtv, che ha per protagonisti un gruppo di ragazzi “sregolati” alle prese con assurde prove, pericolosissime al limite della sicurezza e della legalità. Steve-O di guai ne ha combinati. Oltre ad avere urinato in pubblico nei posti più svariati, dentro sacchetti di patatine durante festival rock, sul pavimento degli studi radiofonici dove era ospite e addirittura sul red carpet della cerimonia degli Oscar al Key Club Party, il giovane attore e stuntman ha avuto grossi problemi con la droga, finendo addirittura in carcere. La prima volta che l’hanno sbattuto dietro le sbarre è stato nel 2002, per aggressione e atti osceni in luogo pubblico, poi di nuovo per rissa, per possesso di ecstasy e marijuana e infine nel 2008, perché beccato con della cocaina. L’abuso di svariate droghe, tra cui Pcp, l’anestetico utilizzato in chirurgia conosciuto come “polvere d’angelo”, ha avuto effetti talmente devastanti su Steve-O che per due volte è stato ricoverato in ospedale psichiatrico. Il giovanotto è supertatuato. Oltre a essersi decorato la schiena con il proprio volto, Steve vanta numerosi disegni osceni e volgari. Sul braccio destro, ha la scritta “I have a small weiner”, che alla lettera significa “Ho un piccolo pene”. Niente a confronto del suo ultimissimo tattoo: Babbo Natale crocifisso proprio come Gesù. Steve-O è un grande frequentatore di party, dove si esibisce in bevute colossali per poi stupire i presenti con le sue performance più assurde, come lanciare razzi usando a mo’ di rampa di lancio il proprio sedere.