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 2011  gennaio 10 Lunedì calendario

GERMANIA IN TESTA PER GLI AIUTI DI STATO


Sembrerà strano ma i dati parlano chiaro: la Germania dal 2008 ad oggi, è stata la nazione europea che più è intervenuta in soccorso delle proprie banche. Il governo tedesco, secondo in termini di elargizione solo a quello inglese (1.148 miliardi di euro), ha stanziato ben 418 miliardi di euro a favore di 13 istituti di credito e finora si è visto restituire solo 149,5 miliardi.
Ben altro scenario in Italia: il nostro paese, attraverso i cosiddetti Tremonti Bond, ha foraggiato il sistema bancario per soli 4,1 miliardi ed è già stato rimborsato per 1,5 miliardi: il Banco Popolare, lo scorso 14 marzo 2011, ha infatti totalmente restituito i Tremonti Bond (richiesti per 1,45 miliardi), versando anche gli interessi maturati.
Descrive un sistema bancario italiano solido - molto più di quanto lo siano quello tedesco e inglese ma anche quello francese, belga o lussemburghese - il documento (chiuso a metà novembre 2011) messo nero su bianco dall’Ufficio studi di Mediobanca che fa il punto sui piani di sostegno governativo alle banche negli Stati Uniti ed in Europa. Un report di 102 pagine, elaborato raccogliendo dal 2008 in avanti tutti i dati disponibili (da quelli pubblicati sul sito della Commissione Europea, a quelli stampati nei bilanci, fino ai numeri estratti dai comunicati stampa degli istituti bancari).
Negli Stati Uniti, durante la crisi, il Governo ha fornito ossigeno a ben 1.366 banche per un totale di 2.851 miliardi (dal 2008 ad oggi oltreoceano sono fallite 405 banche, di cui solo 85 dal primo gennaio 2011 allo scorso novembre), si è già visto restituito più della metà dei soldi prestati (1668 miliardi di dollari) e lo scorso anno non ha effettuato alcun intervento a sostegno. I governi europei, nello stesso periodo, hanno invece elargito 2356,4 miliardi di euro a favore di 174 istituti di credito ma ne hanno avuti indietro finora solo il 30% circa (874,5 miliardi), da parte di 74 banche. I prestiti più eclatanti si sono registrati in Gran Bretagna e Germania. Londra ha erogato a Rbs ben 529,1 miliardi di euro (pari a 448,7 miliardi di sterline), oggi ridotti a 444,2 miliardi di euro, mentre la Germania ha erogato a favore di Hypo Real Estate Bank, poi nazionalizzata, ben 220 miliardi di euro, a BayernLb 29,8 miliardi (rimborsati per 12,3 miliardi), a Commerzbank ben 33,2 miliardi (di cui 14,3 miliardi già rimborsati) e a favore di Hsh Nordbank 48 miliardi, di cui 32 miliardi già rimborsati. Ingenti anche gli interventi governativi (pari a 273,2 miliardi di euro di cui 105,6 miliardi già rimborsati) per la belga Dexia da parte di Francia, Belgio e Lussemburgo mentre Fortis incassava 81,5 miliardi da parte di Belgio, Lussemburgo e Olanda.
Sono davvero poca cosa, al cospetto, le cifre richieste dalle banche italiane, attraverso lo strumento dei Tremonti Bond: Mps ne ha sottoscritti per 1,9 miliardi con l’intenzione di rimborsarli entro il marzo del 2013, Bpm ne ha per soli 500 milioni ed intende restituirli entro il 2013 mentre il Credito Valtellinese ne ha sottoscritti per 200 milioni di euro (rimborso previsto entro il 2013). Unicredit e Intesa Sanpaolo, che in un primo momento avevano richiesto interventi rispettivamente per 2 e 4 miliardi di euro, a fine settembre 2009 ci hanno ripensato.