Francesco Arcucci, Italia Oggi 28/10/2011, 28 ottobre 2011
Tags : Demografia Cina
CINA: DOPO IL MIRACOLO, L’INCUBO
Non si finisce mai di rilevare l’importanza della demografia nella vita economica.
È una vecchia storia che risale alla disputa fra i maltusiani, che ritenevano che una popolazione crescente avrebbe dovuto fare i conti con una disponibilità limitata di prodotti, e gli ottimisti, che pensavano che i mercati avrebbero assicurato l’abbondanza di beni e servizi.
In realtà la cosa va vista in questo modo.
Nelle società agricole e pastorali il tasso di fertilità, cioè il numero medio di bambini per ogni donna, è nell’ordine di 5-6 bambini poiché i figli costituiscono manodopera a buon mercato per l’attività agricola o pastorale dei genitori.
Quando inizia la rivoluzione industriale il tasso di fertilità crolla, dagli alti livelli precedenti, a due figli per ogni coppia.
In questo periodo, i bambini sono meno numerosi, i vecchi non sono ancora numerosi come lo saranno nella società post-industriale e il paese presenta una struttura demografica caratterizzata da una percentuale molto elevata di adulti in età lavorativa.
Questo è il periodo d’oro chiamato anche del dividendo demografico, nel quale la produttività aumenta e la crescita economica si colloca fra il 5% e il 10% all’anno per almeno un decennio.
Successivamente, nell’età post-industriale, quando i figli diventano il bene di consumo durevole più caro (almeno 10 volte il prezzo di un’automobile della categoria che corrisponde alla classe sociale) il tasso di fertilità crolla verso 1,2 (cioè 12 bambini per 10 coppie) e inizia una fase di declino economico poiché i bambini sono pochi, gli adulti in età lavorativa sono anch’essi pochi rispetto al numero crescente, in percentuale, di anziani.
Questo fenomeno ha riguardato in periodi diversi tutti i paesi che si sono avviati dall’agricoltura all’industria e ai servizi.
L’Italia lo ha sperimentato negli anni 1950 e 1960 e, senza capire cosa stava succedendo, è stato chiamato boom economico: in realtà è un periodo d’oro che avviene una volta sola nella vita delle nazioni.
La Cina lo sta sperimentando attualmente e il fenomeno è aggravato dalla politica del figlio unico.
La Cina guidata da Wen Jiabao ha oggi un rigonfiamento nella sua struttura demografica di adulti che lavorano con relativamente pochi bambini e pochi anziani, ma fra qualche decennio si troverà ad avere pochi adulti in età lavorativa e un grandissimo peso di popolazione in pensione, senza o con scarsa previdenza.
Ecco spiegato il miracolo cinese che potrebbe trasformarsi nell’incubo cinese.