Aldo Grasso, Sette 28/7/2011, 28 luglio 2011
BUTTIGLIONE? PRESENTI
La notizia è di quelle che rendono allegri: Angela Buttiglione (ex conduttrice del Tg1, ex direttore dei Servizi parlamentari e del Tgr e, infine, ex direttore generale di Rai Corporation) è andata in pensione, beata lei!, con uno scivolo di 515.000 euro, cifra alla quale sono stati aggiunti 420.000 euro per “astenersi da attività concorrenti”. Tutto questo succedeva ai tempi della direzione di Mauro Masi. Su queste cifre è intervenuta la Corte dei conti ed è giusto non mettere becco. È quell’attività concorrente che mette allegria: davvero Mediaset, Sky, La7, TeleNorba o TeleLombardia ardono dal desiderio di ingaggiare la Buttiglione?
Qui ci vorrebbe la penna felice di un Carlo Dossi per riscrivere Ona famiglia de Cilapponi: il remake o il sequel potrebbe chiamarsi Ona famiglia de Buttiglioni. Capofamiglia è l’on. Rocco, politico e accademico, giornalista e, per molto tempo, Interprete Unico del Pensiero Papale: scorgendo la sua bibliografia si capisce che è vocato alla scrittura.
Sua sorella è Angela, nota per aver trasformato la scrivania del Tg1 in una sorta di angolo di cottura (così, almeno, malignavano alcuni). Rocco e Angela hanno una sorella, Marina, sposata Ricci che lavora al Tg5 e in particolare si occupa delle cronache vaticane. Il marito, Tommaso Ricci, lavora invece al Tg2, settore cultura e spettacoli, tanto per essere all’altezza di una simile casata.
Non è finita: Angela ha una figlia che si chiama Liliana. Anzi, come ama firmarsi sempre con un lungo sottopancia, Liliana Faccioli Pintozzi (su suggerimento di Totò “Ma si, fai vedere che abbondiamo. Abbondandis in abbondandum”, avrebbe potuto aggiungere un terzo cognome, il più importante: Liliana Faccioli Pintozzi Buttiglione). In breve, Liliana Faccioli Pintozzi Buttiglione è la corrispondente di Sky da New York.
Una famiglia di giornalisti, dunque. Tutti bravi, tutti professionisti, tutti sempre sul pezzo. Siamo sicuri che la Corte dei conti deciderà per il meglio. Però qualcuno alla Rai, con tutta questa rete di rapporti familiari, avrà pensato: se noi diamo ad Angela 420.000 euro per astenersi da attività concorrenti (Mediaset e Sky), magari si libererà un posto per qualche precario. Sempre che il precario, come direbbe per celia Carlo Dossi, non appartenga alla famiglia.