Grazia Garlando, Corriere.it 28/7/2011, 28 luglio 2011
Dopo la morte di sua madre, Joaquín Cortés ha trascorso due anni a fare niente: «Passavo intere giornate con la testa persa nel vuoto oppure fissa su di lei, quasi sempre in quella grande casa di famiglia dove viveva e dove, nonostante il viavai di parenti e amici che tentavano invano di aiutarmi, mi isolavo sempre di più
Dopo la morte di sua madre, Joaquín Cortés ha trascorso due anni a fare niente: «Passavo intere giornate con la testa persa nel vuoto oppure fissa su di lei, quasi sempre in quella grande casa di famiglia dove viveva e dove, nonostante il viavai di parenti e amici che tentavano invano di aiutarmi, mi isolavo sempre di più. Dormivo perfino nel suo letto».