Carlo Antonio Biscotto, il Fatto Quotidiano 29/7/2011, 29 luglio 2011
BOMBE CON IL FERTILIZZANTE, SU INTERNET LE RICETTE
Negli ultimi sei mesi diverse ditte hanno recapitato in una azienda agricola di Rena, a circa 160 km da Oslo, sei tonnellate di fertilizzanti al nitrato di ammonio al modico prezzo di 50 centesimi al chilo. Ad ordinare il fertilizzante è stato Anders Behring Breivik, titolare dell’azienda agricola e responsabile del bagno di sangue in Norvegia. Una copertura perfetta.
L’acquisto di nitrato di ammonio non desta alcun sospetto se l’acquirente è un agricoltore. La televisione norvegese ha mandato una troupe sul posto e ha intervistato i vicini di casa, per lo più contadini, commercianti, casalinghe. Che tipo era? Una “brava persona”, gentile, disponibile con i vicini, dedito al lavoro. Insomma il solito rosario di ovvietà. Gli ufficiali delle Ss accarezzavano i bambini, amavano l’arte, ascoltavano, commuovendosi, la musica classica.
Non è nemmeno necessario scomodare Annah Arendt per capire che terroristi, serial killer, omicidi, stupratori sono in mezzo a noi, perfettamente mimetizzati tra le pieghe della società. Breivik faceva l’agricoltore di giorno, frequentava i vicini, andava alla fiera del Paese, si univa alle bevute... insomma non dava nel-l’occhio. “Era uno di noi”, ha detto alla televisione un abitante di Rena. È proprio questo il problema. E proprio da questo nasce la paura. La notte, nella stalla o nel garage, si trasformava in bombarolo.
FABBRICARE un Anfo (Ammonium Nitrate/Fuel Oil) è relativamente semplice. Il nitrato di ammonio per accrescerne la sensibilità e la potenza esplosiva viene mescolato con un 2-10% di combustibile, generalmente gasolio. L’esplosivo così ottenuto è stabile, poco sensibile agli urti, economico e potente. Spesso alla composizione si aggiunge alluminio in polvere, che brucia rilasciando una grande quantità di energia e facilita la detonazione. Quando esplode il detonatore, si genera un’onda di detonazione che attraversa ad altissima velocità la pasta di nitrato di ammonio e gasolio. Il fertilizzante evapora trasformandosi immediatamente in gas. Le molecole di ammonio e nitrato si rompono producendo una grande quantità di ossigeno. L’ossigeno e l’energia dell’onda di detonazione danno fuoco al carburante che, bruciando, produce altro gas. Naturalmente il rapporto tra quantità di fertilizzante e quantità di carburante liquido deve essere esatto. Ma su internet abbondano i siti che forniscono le “ricette” con dosi e consigli utili. Il linguaggio sembra quello dei ricettari di cucina per fare i biscotti. L’ultimo numero della rivista di al Qaeda in lingua inglese, Inspire, pubblica un articolo dal titolo eloquente: “Come fabbricare una bomba nella cucina di mamma”. Questo tipo di ordigno viene comunemente chiamato “bomba dei poveri” ed è stato utilizzato dall’Ira, dall’Eta basca, dall’estrema destra Usa, negli attentati di Oklahoma City, Bali e Istanbul e anche in Italia nell’attentato, fortunatamente fallito, alla caserma di Santa Barbara a Milano nel 2009.
La tragedia norvegese ha fatto dilagare in tutta Europa la psicosi del terrorista “della porta accanto”. È di queste ore la notizia che la polizia finlandese ha arrestato un 18enne che aveva acquistato in Polonia, e teneva in casa, 10 chili di fertilizzante del tipo usato dai terroristi. Sembra che il giovane intendesse fabbricare fuochi d’artificio.