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 2011  luglio 28 Giovedì calendario

IL MATRIMONIO REALE, LA FIABA CHE CATTURA IL PAESE DELLA FELICITA’ - THIMPHU

L´aereo dell´unica compagnia di bandiera autorizzata a volare in Bhutan atterra attraverso uno stretto corridoio di montagne colore smeraldo tra i due e i tremila metri. Ovunque in questo Regno chiamato un tempo Lhomol, "l´Oscuro Sud", sono visibili le influenze dell´arte religiosa e artigianale del Tibet, dal quale giunsero 13 secoli fa attraverso l´Himalaya i primi maestri spirituali del buddismo e talvolta anche gli eserciti, sempre respinti. Di quel tempo il Bhutan ha conservato valori etici e un ambiente naturale quasi incontaminati, tanto che il calcolo dei coefficienti economici include il "prodotto interno di felicità", inventato dal padre dell´attuale re bhutanese, che le Nazioni Unite potrebbe presto inserire come parametro di valutazione complessiva del benessere dei Paesi membri.
Di valle in valle, l´una isolata dall´altra come tanti piccoli regni nel regno, monasteri in terra pressata o pietra dalle facciate di legno istoriato e stupa a forma di piccole torri lambiscono fiumi impetuosi e sormontano le cime delle montagne dove sventolano le bandierine simbolo della devozione religiosa. Ma già agli arrivi del piccolo aeroporto internazionale, aperto a un selezionato turismo d´élite poco più di vent´anni fa, s´intuisce il ruolo dominante della giovane dinastia di cinque sovrani che dai primi del ´900 si sono succeduti sul trono di un Paese poco più piccolo della Svizzera tra i giganti Cina e India.
L´ultimo è Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, 31 anni, sul trono da appena tre dopo l´abdicazione del padre, e fino a poche settimane fa lo scapolo regnante più ambito dell´Asia. Quando ha deciso di prendere moglie, in età ben più avanzata della media nazionale, Khesar ha dato personalmente l´annuncio al Parlamento in diretta tv, scatenando l´entusiasmo dei sudditi dalla super-urbanizzata capitale Thimphu fin nelle più remote regioni centrali e orientali del suo regno. Il matrimonio sarà in ottobre - dal 13 al 15 - e dappertutto, perfino nelle nicchie dei monasteri tra le statue dei santi, campeggia una sola immagine autorizzata. Ritrae in colorati abiti tradizionali re Khesar, capelli indietro e basette alla Elvis, mentre abbraccia teneramente la sua bella Ashi, la futura regina di nome Jetsun Pema.
La fiaba di questa giovanetta 21enne di sangue blu che voleva diventare architetto è ormai oggetto di tutte le curiosità e le aspettative per il suo prevedibile ruolo di madre del futuro monarca. «Non so che cosa dirà il mio popolo di lei, ma io la trovo con tutte le qualità che deve avere una donna», ha detto Khesar, rosso in volto davanti a dignitari, deputati e parenti stretti. Tra i più emozionati sedeva suo padre, il quarto re Jigme Singye, che pochi anni fa concesse con le elezioni una sorta di democrazia piena (c´è un solo deputato dell´opposizione) prima di abdicare a favore del figlio maggiore. Col Regno gli ha lasciato in eredità la teoria - oggi acclamata all´Onu - della "Felicità interna lorda", contrapposta ai parametri del Pil dei paesi capitalisti. Ma il Paese non è certo ricco, anche se gran parte della popolazione urbana è benestante.
Se politicamente Khesar sembra intenzionato a seguire le sue orme, lo stesso non si può dire sul piano sentimentale. Mentre papà Jigme ha infatti sposato con un´unica cerimonia quattro regine, tutte sorelle, la terza delle quali è la mamma di Khesar, il figlio punta decisamente alla monogamia: «Io e Jetsun saremo insieme per il resto della nostra vita», ha detto. Con la discrezione che caratterizza il popolo bhutanese, la bella futura sposa reale con quattro suocere non c´era in Parlamento all´atto dell´annuncio. Ha preferito sentirlo in tv, seduta sul divano di casa coi suoi tre fratelli tra i 19 e i 14 anni, la sorella più grande di 25, e ovviamente i genitori, tutti al settimo cielo. Di lei si sa che ha sangue aristocratico per vena materna, un padre pilota di linea, la passione per la musica moderna (comprese le esibizioni di karaoke del suo futuro sposo), il basket e soprattutto l´architettura e la pittura. Come Khesar, ex studente dell´università di Oxford, ha studiato in Inghilterra dove torna spesso a visitare le mostre d´arte contemporanea.
A Thimphu i sudditi potranno rendere omaggio in massa alla coppia reale nel grande stadio del tiro con l´arco, lo sport nazionale, mentre una cerimonia più ristretta avverrà nel cuore del sistema politico e religioso del Paese, il Tashichho-dzong. Gli Dzong sono veri e propri castelli disseminati nelle principali città, tra mura impreziosite di pannelli in legno decorato e ampi cortili, dove gli spazi sono divisi esattamente a metà tra i due poteri temporale e spirituale, strettamente connessi: i ministri e il re da una parte, i monaci dall´altra. La cerimonia ufficiale si terrà nello Dzong più antico di Punakha, mille metri più in basso della capitale, alla confluenza tra due fiumi. Lo costruì nel XVII secolo lo Zhabdrung, un sacerdote guerriero tibetano che unificò il Bhutan trasformandolo per 300 anni in uno Stato teocratico e le cui reliquie ricevono ancora quotidiane offerte di cibo. Da qui inizierà il viaggio della nuova Regina per farsi conoscere dai suoi sudditi.
Molti pronosticano che l´evento segnerà un´ulteriore apertura al mondo di questo Paese che offre un numero limitato di visti d´accesso. Anche se nelle note ufficiali per la stampa si dice che non sarà una "cerimonia ostentata", né uno "spettacolo mediatico" (riferimento indiretto alle nozze di William e Kate), uno dei principali tour operator ha già lanciato un pacchetto chiamato "Incantesimo Nozze Reali", con la remota possibilità di incrociare la coppia reale. Un´eventualità che ha scatenato la corsa alle prenotazioni da ogni parte del mondo.