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 2011  luglio 26 Martedì calendario

MINISTERI AL NORD, DUBBI SUI COSTI

Quattro sedi di rappresentanza ministeriali che non sono ancora aperte e fanno già discutere. Tre uffici di 150 metri quadri che dovranno essere condivisi da Bossi, Calderoli, Tremonti e Brambilla e dei quali la Lega va fiera. Ma l’annunciata apertura delle sedi periferiche ministeriali alla Villa Reale di Monza continua a suscitare l’ostilità del Pdl, non solo romano, e quella delle opposizioni, che parlano di «operazione ridicola» e di «assurdità» . Ieri mattina il deputato dell’Udc Luca Volontè, di passaggio in zona, ha fatto un salto per vedere lo stato dell’arte. Viale Cesare Battisti, il grande cancello d’ingresso, la passeggiata sulla ghiaia ed ecco il piano terra della Cavallerizza. «Solo che non c’è nulla — racconta —. Nessuna indicazione, nessuna informazione. Tutto chiuso, sbarrato, solo una porta senza serratura» . Normale, visto che l’apertura operativa è prevista per il 1 ° settembre: «Sì ma l’inaugurazione, quella l’hanno già fatta. È sconcertante, una presa in giro, l’opposto del tanto sbandierato spirito concreto padano» . Nonostante critiche e perplessità, l’operazione procede spedita. Sono stati già varati i tre decreti dei ministeri della Semplificazione, del Turismo e delle Riforme. Una firma del ministro, una firma del presidente del Consiglio e via, senza passare dal Consiglio dei ministri né tantomeno dal Parlamento. Perché è «solo» una questione organizzativa. Il testo del decreto del turismo, uguale a quello degli altri due, spiega che questi uffici sono «rappresentanze operative e con funzioni di sportello per i cittadini» . Operazione dalla quale, è scritto, «non devono derivare maggiori oneri a carico dello Stato» . Impossibile che non ci siano spese (impiegati, gestione dei locali), ma sono soldi che andranno recuperati dalle risorse dei singoli ministeri. I decreti, non ancora pubblicati dalla Gazzetta, sono al vaglio della Corte dei conti. Diverso il caso del ministero dell’Economia, che a differenza degli altri che sono ministeri senza portafogli, è un dicastero "vero". In questo caso c’è stata una modifica del regolamento di organizzazione. Al di là delle questioni tecniche, è l’idea stessa che non piace all’opposizione. Per Marina Sereni (Pd), con l’inaugurazione «si è toccato l’apice dell’assurdità: Pdl e Lega stanno costringendo il Paese lungo una china pericolosa» . Caustico Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana: «Il governo ha risolto tutti i problemi. Ha inaugurato la sede di quattro ministeri a Monza Con 150 mq hanno risolto tutto e si riempiono la bocca di federalismo. Ma il contenimento della spesa e le regole per non duplicare gli uffici non valgono? Tremonti ha chiuso un occhio?» . Sulla stessa linea il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti: «A me sembrano matti. Con queste sedi avremo più spesa pubblica e più spesa. L’Italia ha bisogno di politiche per lo sviluppo e non per le poltrone» . Ma la Lega tiene duro, come direbbe Bossi. E dal Pdl minimizzano. Si ricorda che il ministero dell’Economia ha già un ufficio a Milano, in via Tarchetti.