Paola Simonetti, Avvenire 26/7/2011, 26 luglio 2011
NON SOLO BADANTI. SEMPRE PIU’ ISTRUITE
Non più semplicemente “badanti”. Le assistenti familiari in Italia si sono evolute rapidamente: sono 1 milione e 554 mila (+43,5% rispetto a dieci anni fa) secondo il Censis, (ma un 20-30% sfugge ai censimenti perché in nero), sono divenute cardine stabile e protettivo per la vita di migliaia di anziani del nostro Paese. L’indagine presentata ieri a Roma da Adiconsum e Movimento del cittadino (Mdc) rileva la tendenza del ruolo di colf e badanti ad andare al di là di quello strettamente legato alla cura. A loro «i 2 milioni e mezzo di famiglie, che ricorrono ai servizi di collaboratori domestici, riconoscono – sottolineano i promotori della ricerca – il ruolo di protezione rispetto al rischio per gli anziani di incorrere in truffe e raggiri».
Queste lavoratrici, per lo più donne straniere (ucraine, russe, filippine), che lasciano in patria figli e mariti, con un età media di 45 anni e un’istruzione medio alta, si sentono più preparate su sicurezza alimentare (il 51,5% del campione si dice abbastanza in grado di leggere le etichette alimentari), bollette (il 45,9% è abbastanza in grado di leggere e controllare una bolletta di gas, acqua, luce, telefono). Non va altrettanto bene sulla conoscenza dei diritti sul fronte delle garanzie post-vendita (il 56% non sa nulla o è poco informato), “zoppicanti” anche su argomenti quali il recesso di un contratto d’acquisto, la scelta dell’assicurazione o del conto corrente bancario, su aspetti legati all’acquisto o affitto di un’abitazione e le controversie condominiali. Nonostante questo, le straniere intervistate ritengono che il loro ruolo sia «importante nell’aiutare le famiglie e gli anziani contro truffe e raggiri (l’80%) – sottolinea l’indagine –. Così come le badanti, anche il 66% delle famiglie italiane ritengono molto utile informare e formare queste figure professionali sui temi riguardanti i diritti dei consumatori per aiutare gli anziani e le famiglie per cui lavorano ». Un pilastro che, tuttavia, potrebbe crollare presto: la manovra economica, denunciano le associazioni, che ha cancellato gli sgravi fiscali di settore, potrebbero gettarle nel lavoro nero o, peggio, nella disoccupazione.