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 2011  luglio 26 Martedì calendario

LA CORTE DEI CONTI NON HA SPAZIO

Un po’ come andare da Milano a Como. Oppure da Roma ad Anzio, sul litorale laziale. La Corte dei conti non ha più spazio per archiviare i suoi documenti. E così sta andando a caccia di 50 chilometri di scaffali per trovare una risposta alle sue necessità. Effettivamente il problema non è di poco conto, per un organo costretto a stipare di tutto nei pochi spazi oggi a disposizione.

Per questo da qualche tempo a questa parte i giudici contabili sono scesi nell’agone del mercato immobiliare. L’obiettivo, probabilmente non agevolissimo, è quello di acquistare uno o più immobili in grado di offrire un’area di almeno 14 mila metri quadrati. La maggior parte di questi, per l’esattezza 10 mila mq, servirà per essere adibita a deposito archivi. E proprio questa porzione, una volta trovata, dovrà garantire uno sviluppo minimo di scaffalature di 50 mila metri lineari. In pratica una lunghezza di ben 50 chilometri. I dettagli dell’operazione sono contenuti in un avviso di ricerca di mercato pubblicato qualche giorno fa dalla Corte presieduta da Luigi Giampaolino.

Alla fine la struttura ha deciso di rompere gli indugi, ben sapendo che trovare un immobile da 14 mila mq non sarà un gioco da ragazzi. E infatti nell’avviso si comunica che «l’ubicazione dovrà essere nel comune di Roma, e in ogni caso in prossimità del raccordo anulare».

Insomma, uno spazio del genere non si può certo trovare a un tiro di schioppo da viale Mazzini, centrale sede romana dell’organo. Così come non sarà facile trovare tutta l’area necessaria in un solo immobile.

Lo conferma lo stesso avviso, quando dice che «saranno considerate ammissibili anche proposte di più immobili purché appartenenti al medesimo compendio o fra loro prossimi». Dopodiché arrivano le specifiche tecniche, quelle che fanno la ripartizione dei 14 mila mq. La fetta più grande, appunto di 10 mila mq, dovrà essere adibita a deposito archivi «per uno sviluppo minimo di 50.000 ml di scaffalature, suddivisi in ambienti compartimentati in uno o più piani o eventuale sviluppo superficie minore, che in ogni caso garantisca i 50 mila ml». Altri 3 mila mq serviranno per magazzini e depositi, 300 mq per il personale e 100 mq per sala di consultazione.

Quanto costerà il tutto? La Corte dei conti, ovviamente, non lo dice, aspettando che si faccia avanti un’offerta conveniente. Anche se, dicono dalle parti di viale Mazzini in questi giorni, «l’esigenza di nuovi spazi comincia a non avere prezzo».