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 2011  luglio 24 Domenica calendario

IRAN, IL GIALLO DEI FISICI NUCLEARI

Ancora uno scienziato nucleare ucciso a Teheran in un attentato, secondo modalità già sperimentate in passato: due uomini in motocicletta che sparano a distanza ravvicinata sulla vittima, mentre esce di casa in compagnia della moglie e poi scompaiono nel nulla. Il fisico nucleare si chiamava Dariush Rezaie e aveva 35 anni. Secondo l´agenzia Isna lavorava al Centro di fisica nucleare (un tempo diretto dall´attuale ministro degli Esteri Salehi) e insegnava in una Università di Teheran. Il vice ministro dell´Interno Baratlou ha detto però che i suoi collegamenti di lavoro non sono stati ancora accertati. Anche la moglie è rimasta gravemente ferita. Le indagini sono in corso e nessun presunto colpevole è stato finora arrestato, ha detto Baratlou.
La professione di scienziato atomico è tra le più pericolose a Teheran. L´anno scorso altri due fisici nucleari avevano fatto la stessa fine di Rezaie; uno, Fereydoon Abbasi-Davani (oggi a capo dell´Organizzazione per l´energia atomica) era stato ferito; e altri ancora erano precedentemente scomparsi (alcuni poi ricomparsi) senza che si sia mai saputo se fossero stati rapiti o fuggiti di loro volontà. Le autorità di Teheran hanno sempre accusato la Cia e il Mossad, attribuendo attentati e rapimenti a "mercenari" al soldo degli Usa o d´Israele, ma in alcuni casi, in particolare quello di Masud Ali Mohammadi, ucciso da un ordigno nel gennaio 2010, alcuni suoi amici riferirono che lo scienziato era vicino all´opposizione e non si occupava direttamente di nucleare. Negli ultimi mesi diverse persone sono state arrestate sotto l´accusa di essere "spie nucleari", e il governo ha ammonito i cittadini a non dare informazioni che potrebbero venire usate dai servizi d´intelligence stranieri.
Il confronto tra l´Iran, che vuole continuare ad arricchire l´uranio e lasciarsi così aperta la possibilità di costruire la bomba atomica, e l´Occidente, che avrebbe già le prove di come Teheran miri ad avere la "bomba nel cassetto", ovvero il know how necessario per fabbricarne una in tempi rapidi, è in costante accelerazione. La Repubblica islamica non perde nessuna occasione per lanciare provocazioni: ha appena annunciato che metterà in funzione nuove e molto più potenti centrifughe e che la produzione di uranio verrà trasferita da Natanz in un molto più inaccessibile bunker vicino a Qom, Fordo. L´anno scorso le centrifughe di Natanz erano state mandate in tilt per almeno un giorno e sensibilmente rallentate da un virus, lo Stuxnet, che secondo la società americana Symantec era stato creato a quello scopo. Il settimanale Spiegel ha rivelato che in Iran opererebbe da marzo un centro nucleare clandestino, ai cui vertici vi sarebbero un fedelissimo di Ahmadinejad e un ufficiale dei pasdaran e che vi sarebbero già stati eseguiti con successo alcuni test, tra cui quelli relativi al meccanismo di accensione di una bomba.