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 2011  luglio 22 Venerdì calendario

Se la lingua fa il passo più lungo del cervello - Prima o poi capita anche ai migliori. Anzi, soprat­tutto ai migliori

Se la lingua fa il passo più lungo del cervello - Prima o poi capita anche ai migliori. Anzi, soprat­tutto ai migliori. Non si sa come, ma succede: a furiadisfornareideeinnovativeein­telligenti, a cui tutti applaudono, uno finisce per abituarsi a sparale grosse.E,spara oggi,spara domani, finisce per dire quella frase, proprio quella:l’idiozia che lo inchioda per sempre. E sì perché, diciamocelo, a noi mediocri piace l’idea della ven­detta. Se un presunto genio inciam­pa nella cretinata della vita, noi a quella ci appenderemo. Ci aggrap­peremo con tutte le nostre forze a quel pugno di parole, non dimenti­candole mai più, per avere un risar­cimento della nostra minorità. Pa­zienza per tutto il resto- il bello il su­blime, l’eterno - , la nota stonata ci consolaunpoco, ciriavvicinaalfuo­riclasse del pensiero o della politi­ca, ce lo rende più simpatico. Ecco, sfogliando il libro di Alfre­do Accatino Imbecilli. Unirresistibi­le compendio delle frasi più sbaglia­te e fuori luogo della storia (Salani, pagg. 132, euro 10) si finisce per tro­vare simpatici, tanto da volerli ab­bracciare, alcuni dei personaggi più famosi dell’era moderna. Per rendersicontodelperché, bastaleg­gere a­lcune delle frasi celebri o me­no che riportiamo in questa pagina - abbiamo selezionato soprattutto quellerelativealmondodellacultu­ra- e che Accatino, il quale nella vita fa il creativo e quindi sa come in una riga a volte ci si giochi il successo, ha cercato e collezionato con pazien­za certosina. Le ha divise in quattro«Hit»:Quel­li che non avevano capito niente; quelli che non erano in grado di ca­pire; quellicheavrebberopotutota­cere ma non sono riusciti a farlo; quellichenoncapivanocosastesse­ro dicendo. Insomma, Accatino dà la dimostrazione pratica di ciò che sosteneva lo scrittore di fantascien­za Arthur C. Clarke,l’autore di 2001 Odissea nello spazio : «Quando uno scienziato anziano e stimato dice che una certa cosa è possibile, con quasi assoluta certezza avrà ragio­ne; quando afferma che è impossibi­le, il più delle volte avrà torto».E an­che­di quanto sosteneva l’economi­sta John Maynard Keynes: «Contro la stupidità anche gli dèi sono impo­tenti. Ci vorrebbe il Signore. Ma do­vrebbe scendere lui di persona, non mandare il Figlio. Non è il mo­mento dei bambini ». Certo, però, non vorremmo che Keynesvirisultasseantipaticoacau­sa di questa bella frase. Tranquilli: è lo stesso uomo che a proposito del­­l’eugenetica, la scienza che piaceva tantoainazisti,disse:«Lapiùimpor­tante, significativa e, vorrei aggiun­gere, originalebrancadellasociolo­gia che esista». Visto? La stupidità ama tutti. Prima o poi si posa sulle nostre bocche. Matteo Sacchi *** Wolfgang Amadeus Mozart? Per qualcuno era tutto mani e niente testa... Pubblichiamo alcune voci tratto da Imbecilli di Alfredo Accatino pubblicate su autorizzazione di Adriano Salani Editore (Copyri­ght 2011 Adriano Salani Editore). CRITICA LETTERARIA «Uno scribacchino fanfarone di poca letteratura e di troppi aggetti­vi ». Giosuè Carducci condannando Emilio Salgari alla serie B. «Un’opera pesante, che non illu­mina l’intelletto come non fa mai battere il cuore». Benedetto Croce, recensendo il capolavoro di De Roberto I Viceré «Ci duole affermare che la nostra unanime opinione nei confronti del libro è del tutto negativa, perché non lo riteniamo affatto adatto al mercato inglese dei libri per ragaz­zi. È molto lungo, piuttosto vecchio stile, e secondo noi non merita la re­putazione di cui sembra godere... ». Lettera di rifiuto a Herman Melvilleper Moby Dick «Non c’è nulla che somigli tanto a Shakespeare quanto la città di Lio­ne: è grande, ci si perde ed è mal selciata». Alexandre Dumas padre «È un dramma volgare e barbaro, che non sarebbe tollerato neanche dal più basso popolino di Francia, d’Italia... L’opera di un selvaggio ubriaco». Voltairesu Amleto «La ragazza, mi pare, non possieda quella percezione speciale dei sen­timenti che solleverebbe di poco questo libro dal puro livello di curio­sità ». Scheda editoriale de Il diario di Anna Frank «Proust spiega troppo per il mio gusto: trecento pagine per farti sa­pere che Tizio incula Tizio, è trop­po ». Louis-Ferdinad Céline CRITICA MUSICALE «Chiedetelamiaopinionesulpren­dere al vostro servizio un giovane musicista salisburghese. Non sa­prei proprio dove potreste metter­lo, dal momento che ritengo non ab­biate bisogno di un compositore o di altra gente inutile... Dà una catti­va reputazione avere gente che si comporta come i mendicanti e per di più con una numerosa famiglia». Lettera di Maria Teresa d’Austria all’Arciduca,commentando la personalità e le qualità di Wolfgang Amadeus Mozart «Tutto mani e niente testa». Il conte Karl von Zinzendorf, critico musicale viennese, parlando di Mozart «Nel primo atto, solenne processio­ne con un continuo scampanio (le campane si son dovute far venire dall’Italia).Nel secondo atto,un ta­le viene torturato tra urla orrende e un altro pugnalato con un acumina­to coltello da pane. Nel terzo atto, di nuovo immenso scampanio su una veduta di tutta Roma dall’alto di una cittadella-di nuovo un’altra di­versa serie di campane- e un tale vie­ne fucilato da un plotone di soldati. Prima della fucilazione mi sono al­zato e sono andato via. Non occorre aggiungere che il tutto è messo in­sieme, come sempre, con abilità da maestro;al giorno d’oggi ogni scal­zacane sa orchestrare in modo ec­cellente ». Gustav Mahler sulla Tosca di Giacomo Puccini CRITICA D’ARTE «Il prestigio di Picasso sta calando con grande rapidità. I sostenitori della sua fama e della sua pittura avranno il loro da fare per trovar­gli un posto tra i grandi». Thomas Craven, critico d’arte statunitense, in Art Digest , 15 novembre 1934 SCIENZA E AFFINI «Nessuno pagherebbe per andare da Berlino a Potsdam quando po­trebbe andarci gratis con il suo ca­vallo in una giornata». Il lungimirante Guglielmo I di Germania, imperatore di Prussia, bocciando il progetto di costruire linee ferroviarie «Il canale di Suez? Un tentativo inutile, assolutamente impossibi­le da realizzare». Il ministro britannico e scrittore B. Disraeli, 1858. «La fantasia popolare immagina chefranonmoltogiganteschemac­chine volanti sorvoleranno l’ocea­no Atlantico portando una grande quantità di passeggeri... Mi sembra giusto avvertire questi sognatori che sono dei visionari...». William Henry Pickering, astronomo americano, professore ad Harward (1858-1938) «Quante sciocchezze intorno alla corrente alternata, una vera perdi­ta di tempo. Nessuno la userà mai». Thomas Alva Edison, inventore americano, 1889