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 2011  luglio 01 Venerdì calendario

UN CAPO CON IL MAL DI TESTA LA SFIDA DELLA BACHMANN "POSSO GOVERNARE LO STESSO" - NEW YORK

Vuole curare i gay, tagliare i sussidi agli agricoltori neri e fare andare in protesto gli Stati Uniti, pur di non alzare il deficit. Ma la donna che sogna un´altra America, e la testa di Barack Obama, ha un piccolo problema: Michele Bachmann ha il mal di testa. «Sì, soffro di emicrania», ha ammesso la candidata dei repubblicani più amata dai Tea Party. «Ma la mia capacità di azione e movimento non è mai stata messa in pericolo dall´emicrania. E mai condizionerà la mia capacità di servire come Comandante in Capo». La solenne promessa, fatta anche per conto della malattia di cui è ostaggio, è una vera dichiarazione di guerra. Stavolta non verso l´odiato Barack, a cui ha baldanzosamente promesso «di trovare un posto di lavoro quando avrò vinto». Ma verso gli amici-nemici repubblicani, che hanno maliziosamente lasciato circolare la storia su un foglio conservatore, The Daily Caller.
L´emicrania è una forma cronica particolarmente violenta di mal di testa, che colpisce 36 milioni di americani, il 12 per cento della popolazione: ma soprattutto le donne, esposte tre volte di più. Con Sarah Palin che sfoglia ancora la margherita, Michele, unica signora finora in lizza, sta guadagnando sempre più nei sondaggi, piazzandosi ormai a sorpresa dietro al favorito Mitt Romney. Così è partita la campagna di delegittimazione interna, che per la verità trova terreno fertile in quest´America dove le donne in politica hanno ancora troppo poco spazio e sono soltanto il 16 per cento del Congresso.
Eppure, in un paese normale, basterebbe il curriculum di Michele per far venire il mal di testa: agli elettori. È la paladina antitasse: ma ha nascosto che lavorava per le agenzia delle entrate. È contraria a ogni tipo di sussidi: ma la fattoria di famiglia gode di migliaia di dollari di aiuti. Odia a tal punto l´Islam da aver vietato la proiezione di Aladdin a scuola: ma ne ha anche per i cristiani, avendo fatto parte di una chiesa per cui perfino il Papa sarebbe l´anticristo. Almeno è coerente nella battaglia contro l´aborto: non solo ha sfornato cinque figli ma ne ha adottati, benedetta, altri 23.
Il sito Politico ha ricostruito adesso almeno quattro casi nell´ultimo anno in cui l´emicrania l´ha stesa. L´ultima volta, mentre si trovava a una raccolta di fondi nella casa di un ricco sostenitore del Connecticut, la signora s´è accasciata per terra, prima di correre in ospedale a New York. Le crisi, che possono comparire anche più di una volta alla settimana, sono accompagnate spesso da vomito. Lei tiene la malattia sotto controllo prendendo pillole su pillole. Il figlio Lucas, che è medico, l´ha rivelato al New York Times: «Probabilmente, quando succede, non potrà fare un miglio di corsa. Ma è perfettamente in grado di comprendere e valutare informazioni». Un po´ meno abile è a gestirla, l´informazione: un giornalista investigativo della Abc ha denunciato di essere stato strattonato dalle sue bodyguard quando le ha chiesto del famoso mal di testa.
Pensare che ci sarebbe poco da nascondere. L´emicrania è la malattia di cui hanno sofferto tanti grandi, da Nietzsche a Van Gogh. Per non parlare di un grandissimo come Napoleone: che la signora, famosissima per le gaffes in storia e geografia, conoscerà quantomeno perché nata a Waterloo, Iowa. Gli Usa, poi, avrebbero avuto perfino già un presidente con l´emicrania, e nientemeno che John Fitzgerald Kennedy: anche se il mal di testa, qui, era colpa di una botta alla schiena presa in guerra. Altri tempi. La causa scatenante di Michele, ammette lei stessa, sarebbero i tacchi alti. Succede, scherzano i comici di qua, quando metti la testa sotto i piedi.